occasione fondamentale

Confindustria Lecco e Sondrio: una visione strategica per il futuro dell’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna

Una visione condivisa per lo sviluppo dell’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna: infrastrutture, innovazione, turismo e sinergie territoriali per guidare la crescita dei prossimi 20 anni.

Confindustria Lecco e Sondrio: una visione strategica per il futuro dell’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna

Un territorio che guarda avanti e che sceglie di riprogettarsi in modo condiviso e sistemico. È questa la filosofia alla base dello Studio Strategico Territoriale “Il futuro dell’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna: una visione di co-sviluppo”, presentato nel mese di ottobre e commissionato da Confindustria Lecco e Sondrio e Confindustria Como a TEHA Group. Un lavoro di lungo periodo – quasi due anni di analisi, incontri e confronti – con l’obiettivo di definire una visione credibile e attuabile per il futuro dei tre territori dell’Alta Lombardia, individuando azioni prioritarie e progetti guida che possano rafforzare sviluppo economico, sociale e infrastrutturale.

Progetto condiviso

Un progetto condiviso, nato dal confronto con oltre 200 stakeholder. Alla costruzione dello Studio hanno contribuito oltre 200 rappresentanti delle istituzioni, della politica, del sistema associativo e imprenditoriale, oltre a realtà della ricerca e della formazione. Una rete ampia e trasversale, coinvolta per raccogliere visioni, criticità e idee sulle quali costruire una progettualità capace di cogliere le sfide dei prossimi anni..

“La giornata di presentazione è stata importantissima – spiega Marco Campanari, Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio (in foto) – perché abbiamo avuto modo di mostrare a imprenditori e istituzioni un progetto articolato, frutto di un grande lavoro collegiale”.

Sguardo di lungo periodo

Un territorio vasto, da ripensare ma anche da valorizzare. Al centro del progetto c’è un concetto chiave: l’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna è estremamente vasta e diversificata, con identità proprie da preservare, ma anche con numerosi elementi comuni che possono diventare motore di sinergie e co-sviluppo.

“Un territorio molto vasto, con specificità da salvaguardare – continua Campanari – sul quale costruire il futuro, valorizzando i punti di contatto che permettono di creare sinergie. Il territorio non solo ha la necessità, ma anche il dovere di riprogettarsi continuamente”.

Uno sguardo di lungo periodo, con un orizzonte temporale di 15-20 anni, che punta a ripensare modelli, relazioni e infrastrutture.

Infrastrutture e mobilità: una priorità strategica. La presenza alla presentazione del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha dato ulteriore peso al progetto, sottolineando l’importanza di intervenire proprio sul sistema infrastrutturale. Molti dei temi affrontati dallo Studio, infatti, riguardano: Mobilità interterritoriale, Accessibilità delle aree montane, Collegamenti con le reti europee, Multimodalità dei trasporti e Integrazione tra ferrovia e trasporto su gomma. Accanto a Salvini, è intervenuto anche il Sottosegretario Alessio Butti, portando contributi sul tema dell’innovazione tecnologica e del suo ruolo nello sviluppo territoriale.

Sette ambiti strategici per la competitività territoriale. Lo Studio ha individuato sette ambiti prioritari su cui sviluppare progetti e politiche nelle prossime fasi: Rafforzamento dell’industria manifatturiera. Transizione digitale. Transizione energetica e ambientale. Capitale umano. Turismo. Sistema infrastrutturale. Servizi alla collettività. L’obiettivo è trasformare l’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna in un driver competitivo per la Lombardia, grazie a un approccio integrato e multidisciplinare.

Turismo e montagna

L’Alta Valtellina come caso studio Uno dei temi centrali dello Studio riguarda lo sviluppo del turismo montano, considerato un asset strategico per il territorio. In particolare, emerge la volontà di rafforzare il posizionamento dell’Alta Valtellina a livello europeo, attraverso progetti che ne aumentino la competitività rispetto ai grandi comprensori alpini, puntando su: Integrazione degli impianti sciistici, esperienze turistiche sostenibili, miglioramento dell’accessibilità. offerta orientata a sport, natura e benessere Una visione che punta a coniugare valorizzazione delle risorse naturali e sviluppo economico sostenibile, per rendere l’area una destinazione turistica moderna e attrattiva.

Guardare al futuro con una roadmap concreta. Dalla transizione digitale alla mobilità sostenibile, lo Studio propone una roadmap articolata e operativa, pensata per accompagnare i tre territori in un percorso di crescita condivisa. Un processo ambizioso, che richiederà collaborazione tra pubblico, privato, istituzioni e comunità locali. Ma, come evidenzia Campanari, la complessità non deve scoraggiare:

“Questa è un’occasione fondamentale per immaginare il nostro percorso da qui ai prossimi quindici o venti anni.

Un’area vasta con una vocazione comune. Lo Studio Strategico mette in evidenza una convinzione forte: l’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna, pur nella sua diversità, ha una vocazione comune, che può diventare leva di sviluppo se sostenuta da: infrastrutture adeguate, innovazione tecnologica, competenze qualificate e strategie condivise.

Un territorio che sceglie di collaborare per crescere, con la volontà di creare valore e opportunità per le comunità e per le imprese.”

 

(Foto d’archivio)