La storia

Legnotech, l’azienda che trasforma il legno in innovazione e futuro per i giovani

Dalla pianta del bosco all’opera finita

Legnotech, l’azienda che trasforma il legno in innovazione e futuro per i giovani

Costruire in legno non è solo una scelta tecnica: è un modo di raccontare una storia che parte dal bosco e arriva all’edificio finito. Una storia fatta di progettazione, tecnologie all’avanguardia, sostenibilità e persone. È questa la filosofia di Legnotech, azienda di Tirano nata nel 2001 dall’intuizione di tre imprese della prima lavorazione del legno e oggi punto di riferimento dell’edilizia sostenibile in Lombardia.

Legnotech, il legno diventa innovazione e futuro per i giovani

Nel tempo l’azienda è cresciuta fino a raggiungere 40 dipendenti e un fatturato di circa 12 milioni di euro, mantenendo però intatto il suo approccio artigianale unito alla tecnologia più moderna. A raccontarlo è l’amministratore delegato Aldo Dattomi, che spiega bene cosa distingue Legnotech nel panorama delle costruzioni in legno.

«Seguiamo tutto il percorso – dalla lavorazione della materia prima con impianti digitali, alla progettazione CAD/CAM, fino all’assemblaggio in cantiere – garantendo tempi ridotti e qualità costante», racconta. Una filiera completa che punta su legno certificato proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, un materiale capace di immagazzinare CO₂ sottraendola all’atmosfera.

Negli ultimi anni l’azienda ha investito molto, sia in impianti 5.0, sia nell’ampliamento degli spazi produttivi, per rispondere alla crescente richiesta di strutture prefabbricate ad alte prestazioni. Ma la vera energia di Legnotech arriva da un altro elemento: i giovani.

Dattomi lo dice con chiarezza: «Cerchiamo persone giovani motivate. La preparazione è importante, ma non è tutto. Quello che conta davvero è la voglia di lavorare con entusiasmo, di crescere insieme al team e di migliorare continuamente le proprie competenze».

Per questo l’azienda ha costruito un rapporto molto stretto con il territorio e con le scuole. Ogni mese accoglie classi di vari istituti per far conoscere da vicino un settore che spesso viene immaginato in modo superficiale. «Quando i ragazzi entrano qui – spiega – pensano di trovare solo edilizia. Invece scoprono architettura, innovazione, progettazione, macchinari digitali di ultima generazione».

Il dialogo con il mondo della formazione non riguarda solo geometri o falegnami. Nel reparto produttivo, ad esempio, arrivano anche giovani che hanno seguito altri percorsi di studio ma sono affascinati dalle tecnologie avanzate. Nel settore della progettazione, invece, lavorano figure molto diverse tra loro – disegnatori, ingegneri, architetti – che creano un ambiente stimolante e ricco di contaminazioni.

Uno dei punti di forza di Legnotech è la possibilità di costruire percorsi di crescita interna reali e su misura. Ci sono giovani entrati appena diplomati che oggi coordinano team di venti persone. Altri che hanno iniziato in produzione e poi sono passati all’ufficio tecnico, o che da disegnatori si sono avvicinati alla parte commerciale. «Se una persona è motivata e capace, non ha bisogno di cambiare azienda per realizzarsi», sottolinea Dattomi.

A tutto questo si aggiunge la formazione continua. L’azienda incoraggia chi vuole approfondire temi specifici e supporta la partecipazione a corsi dedicati. È anche grazie a questa visione che, dai pochi dipendenti del 2001, Legnotech è arrivata alla squadra di oggi, cresciuta non solo nei numeri ma soprattutto nelle competenze.

E i risultati si vedono. «Quest’estate un ragazzo di diciannove anni, dopo aver visitato l’azienda con la sua classe, è tornato dicendo che voleva lavorare qui. Abbiamo iniziato con uno stage, ora continua a studiare e allo stesso tempo lavora con noi. Ci ha creduto, e noi abbiamo creduto in lui», racconta l’AD.

Sono storie come questa che spiegano perché l’azienda continui a investire sull’apertura verso il territorio: far conoscere il proprio lavoro significa far nascere nuove vocazioni.

Intanto Legnotech guarda avanti. La prossima grande sfida sarà l’ampliamento della struttura produttiva di 3.000 metri quadrati, che permetterà una prefabbricazione ancora più avanzata. «Innovare nell’ambito della sostenibilità» è molto più di uno slogan: è la direzione strategica dell’azienda.

E per innovare servono persone giovani, curiose, motivate. «Il nostro futuro dipende dai talenti che sapremo attrarre oggi», conclude Dattomi.”