Sanità: prevenzione e diagnosi precoci, soprattutto per categorie più fragili
Mandateci le vostre domande, la Giunta regionale vi risponderà sul nostro portale. Questa volta l'assessore al Welfare parla delle sfide della sanità lombarda nel prossimo futuro e dell'importanza degli screening
Prosegue la rubrica che mette in contatto diretto Regione Lombardia e i nostri lettori: scrivete a laregionerisponde@netweek.it e i vari assessori regionali competenti, di volta in volta, risponderanno sui temi che possono interessare tutti i lettori, dalla sanità ai trasporti, dalla sicurezza alla cultura, dall’economia al sociale.
Sanità: prevenzione e diagnosi precoci, soprattutto per le categorie più fragili
Ho letto di recente che per alcuni screening proposti dalla Regione, la risposta dei cittadini non è all’altezza delle aspettative. Da qui una considerazione che mi porta a chiedere all’assessore Guido Bertolaso quali debbano essere le sfide della sanità lombarda nel prossimo futuro.
Massimo (Parabiago - Mi)
Risponde Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare
Individuare una prospettiva sui prossimi 20 anni è il vero problema, non solo della Regione Lombardia ma di tutto il Paese. Solamente garantendo stili di vita corretti, possiamo andare a diminuire le spese sanitarie e contemporaneamente continuare a garantire assistenza di qualità eccellente alle categorie più fragili. E in tal senso la chiave è la prevenzione.
Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale che abbiamo recentemente predisposto si inserisce proprio in uno scenario caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione, da una forte riduzione della natalità e da un aumento del numero di famiglie unipersonali. Aumentano anche gli indicatori di fragilità e l’evoluzione della complessità clinica della popolazione lombarda prevede che entro il 2050 ci sarà un aumento di quasi 700.000 cittadini che avranno necessità di cure con conseguente crescita della spesa sanitaria.
È fondamentale quindi mettere in campo, innanzitutto, azioni sia di prevenzione primaria, che consentano di ridurre il rischio di insorgenza delle malattie e di aumentare il benessere, sia di prevenzione secondaria, ovvero di diagnosi precoce per arrestare la progressione delle malattie oltre che di cura, riabilitazione e assistenza.
Particolare attenzione è rivolta allo sviluppo dei servizi sociosanitari dedicati agli anziani, alle persone con disabilità e a quelle con disturbi mentali, all’accessibilità ai servizi, alla riduzione delle liste d’attesa e al miglioramento del processo di presa in carico.
Un ruolo strategico è attribuito alla digitalizzazione, alle nuove tecnologie applicate alla medicina, alla ricerca e alle partnership internazionali.
Tutto con l’obiettivo di coniugare il mantenimento di elevati standard di qualità delle prestazioni con la sostenibilità del sistema.
Credo che in tutto questo la Lombardia potrà tracciare la rotta che dovrà essere seguita anche a livello nazionale.