A Raffaele D’Elia la borsa di studio dedicata a De Giovanetti e Maganetti
L'iniziativa è dell'Ordine degli Ingegneri e dell'istituto Mattei
E’ Raffaele D’Elia, di Grosotto, classe 2003, che frequenta il secondo anno della facoltà di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio al Politecnico di Milano, il vincitore della borsa di studio De Giovanetti-Maganetti, frutto della convenzione tra l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Sondrio e l’Istituto Tecnico del Settore Tecnologico Enea Mattei del capoluogo.
A Raffaele D’Elia la borsa di studio dedicata a De Giovanetti e Maganetti
Dieci le domande presentate per il premio da mille euro che la commissione esaminatrice ha deciso di assegnare a D’Elia. In graduatoria dietro di lui, nell’ordine, Simone Pedrotti, Gabriele Barola, Carlo Contessa, Matteo Bardea, Cristian Acquistapace, Elisa Russo (unica studentessa della classifica), Filippo Menegola, Claudio Della Patrona e Luca Vanotti.
La borsa di studio è stata istituita nel 2003, in memoria dell’ingegner Italo De Giovanetti. Nel 2016 fu aggiunto anche l’ingegner Adriano Maganetti: entrambi i professionisti insegnavano nella sezione di Meccanica dell’Itis. Per questo, la borsa inizialmente venne pensata in esclusiva per gli alunni del Mattei iscritti al primo anno di Ingegneria meccanica. Successivamente fu estesa anche a iscritti ad altre specializzazioni nel settore e il requisito dell’iscrizione a Ingegneria meccanica rimase solo per la scelta preferenziale tra due candidati a parità di punteggio. Il vincitore di quest’anno della borsa di studio, per esempio, dopo
aver frequentato all’Itis proprio la sezione di Meccanica e avere superato l’esame di maturità con la votazione di 100/100, si è orientato su Ambiente e Territorio.
Le parole del vincitore della borsa di studio
«E’ una bellissima soddisfazione - commenta il vincitore - Mille euro fanno sempre comodo; per noi fuorisede, poi, ancora di più».
«Sono valtellinese, ho a cuore il territorio, i temi delle energie rinnovabili e della sostenibilità», afferma Raffaele, che non esclude affatto di esercitare la professione, una volta laureato, proprio in provincia di Sondrio.
E conclude: «Non mi dispiacerebbe lavorare qualche anno all’estero per farmi le ossa. Purtroppo, le restrizioni legate al Covid negli ultimi anni di superiori hanno impedito a me e ai miei coetanei di fare esperienze extrascolastiche: vorrei almeno recuperare in questo senso. Intanto, non posso che ringraziare l’Ordine degli Ingegneri e i miei insegnanti del Mattei per avermi motivato negli studi che ho intenzione di portare a termine con successo, così come è stato alle superiori».