Il caso

Caos scuola, quando torneranno in aula gli studenti delle superiori?

Cosa succede dopo la decisione del Tar: tutte le ipotesi.

Caos scuola, quando torneranno in aula gli studenti delle superiori?
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Il mondo della scuola è nel caos. E non si capisce quanto potranno davvero tornare in aula gli studenti delle superiori. Dopo che la data del rientro 7 gennaio 2021 era stata spostata all'11 gennaio, la scorsa settimana un'ordinanza della Lombardia ha previsto la didattica a distanza per il 100% degli alunni delle superiori fino al 24 gennaio. Ieri, mercoledì, il colpo di scena con il Tar che ha sospeso proprio quell'ordinanza.

Scuola, quando il vero ritorno in classe?

Ma la domanda che si stanno ponendo gli addetti ai lavori, i ragazzi e gli studenti è quella relativa all'effettivo rientro in classe. In teoria, la decisione del Tribunale Amministrativo regionale è di fatto immediatamente esecutiva. Quindi già da domani le scuole di tutta la Lombardia potrebbero essere riaperte. Il problema è però un altro, vale a dire con tempi così stretti l'impossibilità per gli istituti di organizzarsi. E anche per chi si occupa di gestire il trasporto pubblico.

L'ipotesi è il rientro in classe da lunedì

L'ipotesi dunque è quella di un possibile rientro in classe a partire da lunedì 18 gennaio, ma sempre soltanto per il 50% degli studenti, così come prevedono le regole a livello nazionale. Quelle che l'ordinanza regionale ha poi reso più restrittive per la Lombardia. Ma quella del ritorno alla didattica in presenza per la metà degli studenti da lunedì è appunto soltanto un'ipotesi che è legata anche a un'altra opzione: in quale fascia si troverà lunedì la nostra provincia?

Cosa succede se la Lombardia diventa Zona rossa?

Domani, venerdì, è infatti attesa la decisione per l'inserimento delle diverse regioni nelle fasce colorate: Gialla, Arancione e Rossa. La Lombardia è quella che tra tutte rischia di essere inserita proprio in quella più restrittiva in virtù dell'ormai noto indice Rt che misura la trasmissione del contagio, oltreché per altri parametri riguardanti la situazione degli ospedali. E se così dovesse essere, ovviamente, le scuole superiori resteranno chiuse con la didattica che proseguirà soltanto online per tutti, così come è stato in questi ultimi mesi. Ma c'è di più. Se davvero la nostra regione diventasse Zona rossa, a quel punto sarebbe sospesa la didattica in presenza in parte anche alle medie, salvo che per gli alunni che hanno esigenze particolari o che utilizzano il sostegno. E a quel punto la decisione del Tar sarebbe, di fatto, inutile.

Regione Lombardia pronta a fare ricorso

Prendiamo atto della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale e ci riserviamo, dopo aver valutato nel dettaglio le motivazioni dello stesso, di proporre reclamo poiché i riferimenti normativi che hanno orientato il Giudice del Tribunale, non tengono conto della possibilità delle Regioni di adottare misure più restrittive di quelle previste dai vari Dpcm”. Lo ha comunicato ieri sera in una nota Regione Lombardia dopo aver appreso della decisione del Tar della Lombardia sulla sospensione dell’efficacia dell’ordinanza che prevede la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori.

Ma il Pd attacca

"Il Tar ha dato ragione ai Comitati, ora la scuola in Lombardia deve riaprire con tutte le condizioni di sicurezza e noi chiederemo alla giunta regionale che questo accada al più presto, con una mozione che sarà discussa martedì. Scuole e trasporti si erano già preparati per il 7 gennaio. Ma alla riapertura delle Aule la Regione dovrà mettere in campo un serio e capillare screening per vigilare sulla eventuale nascita di focolai. Scuola e sicurezza devono andare di pari passo", osì dichiara il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul.

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