La lettera

Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: il pensiero del provveditore

"Sono convinto che la scuola possa essere il luogo privilegiato per realizzare un’inclusione autentica".

Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: il pensiero del provveditore
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Il dirigente dell'ufficio scolastico territoriale di Sondrio e Cremona, Fabio Molinari, ha dedicato un pensiero al mondo della scuola in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.

Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, le parole di Molinari

Ecco la lettera aperta indirizzata a al mondo della scuola e a tutta la cittadinanza:

Carissimi, come sapete oggi ricorre la giornata mondiale dei diritti delle persone con disabilità. Mi permetto di scrivere questo breve pensiero a nome del mondo della scuola di Sondrio e Cremona, le province che rappresento, in quanto ritengo che la scuola debba essere il luogo che per primo si adopera per l’inclusione di tutti e la loro crescita personale, ognuno con le proprie diverse specificità. La cosa più grave che possa capitare alle persone diversamente abili è infatti quella di essere compatite e non valorizzate per le straordinarie doti che possiedono, di sentirsi inadeguati in ogni situazione piuttosto che inclusi pienamente nelle dinamiche di una società e di un sistema scolastico che è chiamato a valorizzare la ricchezza e le incredibili possibilità che il ciascuno può rivelare. Papa Francesco, nel suo odierno messaggio, afferma: “La persona malata o disabile, proprio a partire dalla sua fragilità, dal suo limite, può diventare testimone dell’incontro: l’incontro con Gesù, che apre alla vita e alla fede, e l’incontro con gli altri, con la comunità". Sono convinto che la scuola possa essere il luogo privilegiato per realizzare un’inclusione autentica, che prepari i ragazzi diversamente abili a rivestire un ruolo da protagonisti nella società. Fino a quando i nostri occhi si fermeranno alle apparenze, a vedere solo le differenze che esistono fra una persona diversamente abile ed una cosiddetta “normale”, non capiremo mai che la normalità è un concetto totalmente vuoto di significato, soprattutto se definito sulla scorta di pregiudizi irrazionali. Dobbiamo aprire la nostra mente oltre le barriere che spesso ci impediscono di comprendere che non ci sono persone normali e non normali, ma ci sono persone che hanno talenti, capacità e potenzialità diverse e, tutti insieme, contribuiscono a costruire quel mosaico splendido e complesso che è la nostra società. Cerchiamo quindi, partendo dalla scuola, di fare un esercizio quotidiano di apertura della mente perché solo in questo modo potremo costruire una società veramente inclusiva.

Fabio Molinari

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