Formazione

Servono ebanisti, a Chiavenna si prova a rilanciare il corso

Incontro con il Dirigente scolastico provinciale

Servono ebanisti,  a Chiavenna si prova a rilanciare il corso
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Progettare il futuro e rilanciare il Corso per Operatore del Legno all’Istituto Professionale “Crotto Caurga” di Chiavenna, è stato il tema al centro dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi fra il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Fabio Molinari, il Dirigente Scolastico Massimo Minnai, il sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta, il presidente della Comunità Montana della Valchiavenna, Davide Trussoni, l’imprenditore artigiano Mauro Premerlani che da anni affianca l’attività del corso e i docenti della scuola.

Rilanciare il corso di operatori del legno

«Si è trattato di un incontro estremamente  voluto da tutti i soggetti coinvolti, il cui esito si è rivelato altrettanto proficuo – sottolinea il Dirigente Ust, Fabio Molinari  –. L’obiettivo che ci siamo posti è stato quello di dare nuovo slancio al Corso per Operatore del Legno che rappresenta un fiore all’occhiello dell’offerta formativa della nostra provincia, considerando anche il laboratorio d’avanguardia che ho avuto modo di visitare di persona. Nel complesso si tratta di lavorare su più direttrici, a cominciare dall’orientamento scolastico, passando per la promozione e il confronto con la comunità, ma su cui come Ufficio garantiremo il massimo impegno».

L'impegno delle istituzioni

«Siamo molto soddisfatti di questo incontro e dell’attenzione riservata dal Dirigente Molinari sul futuro del Corso per Operatore del Legno – commentano il Sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta, e il Presidente della Comunità Montana Valchiavenna, Davide Trussoni –. Riteniamo che vi siano davvero tutti i presupposti per il rilancio e la valorizzazione di un indirizzo che rappresenta un’eccellenza per il nostro territorio e per il quale tutte le parti coinvolte sono disposte a mettersi in gioco e a collaborare: dalle istituzioni pubbliche, al corpo docente preparato e motivato, così come le imprese locali del settore. Il primo obiettivo è sicuramente quello di far sapere alle famiglie e ai ragazzi che si tratta di una grande opportunità formativa, con reali e concreti sbocchi lavorativi».

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