Il caso

Arianna Fontana alle Olimpiadi per gli Stati Uniti? L'addio agli azzurri non è più un tabù

La campionessa di Berbenno dura nei confronti della federazione che replica in maniera altrettanto decisa.

Arianna Fontana alle Olimpiadi per gli Stati Uniti? L'addio agli azzurri non è più un tabù
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Arianna Fontana gareggerà alle Olimpiadi 2026 sotto la bandiera degli Stati Uniti? Un'ipotesi che fino a ieri, mercoledì 25 gennaio 2023, nessuno aveva mai voluto considerare anche se in qualche modo era possibile. Ma dopo il post su Instagram della pluricampionessa olimpica di short track oggi non è più un tabù.

Arianna Fontana alle Olimpiadi per gli Stati Uniti?

Che ci fossero problemi tra Arianna Fontana e la federazione italiana non è certo un segreto. Un caso esploso durante i giochi di Pechino e proseguito per mesi. Lei stessa ne aveva parlato recentemente anche in Valle, sia durante l'assegnazione del Premio Rezio Donchi che in una serata a lei dedicata dall'Accademia del Pizzocchero a Teglio. Anche se, almeno da parte della fuoriclasse di Polaggia di Berbenno, era emersa la volontà di trovare una soluzione. Almeno fino a ieri. Poi il post su Instagram ha sparigliato le carte. E anche se Arianna Fontana non lo dice esplicitamente, un cambio di nazionalità per proseguire la carriera agonistica fino alle Olimpiadi di Milano Cortina appare chiaro.

Le parole di Arianna Fontana

Come spesso fa, Arianna ha affidato la sua riflessione ai social. E nel post spiega di aver svolto dopo molti mesi una seduta d'allenamento a Salt Lake City con la nazionale statunitense di short track (la foto di copertina è quella che ha usato sul suo profilo Instagram). Del resto il marito, Anthony Lobello, è un ex atleta di quella squadra e la coppia vive negli States da anni. Anthony è anche l'allenatore e preparatore della moglie e le è stato vicino nei suoi successi internazionali.

E dopo aver brevemente ripercorso la storia delle questioni con la Federghiaccio spiega: "La strada davanti a me non è facile, ma so che non tollererò più che il personale tecnico e federale prenda decisioni per isolarmi senza assumersi la responsabilità di queste decisioni".

E ancora: "Questo non è mai stato un anno sabbatico, non ho gareggiato perché non posso giustificare di gareggiare per una federazione che condona comportamenti e decisioni dannose nei miei confronti. Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate non tornerò e se dovessi decidere di competere in futuro il mio percorso sarà completamente diverso da quello che il direttore tecnico e il suo staff hanno pianificato per il gruppo italiano. In quel caso mi dispiacerà non allenarmi con il resto degli atleti italiani, ma la mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile".

La campionessa conclude: "Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione".

I post di Arianna Fontana

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La replica della Federazione

A stretto giro di posta è arrivata la replica della Fisg, la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio.

"La Federazione Italiana Sport del Ghiaccio esprime stupore e rammarico per le gravi esternazioni espresse in data odierna da Arianna Fontana sui propri profili social. Dichiarazioni riportate, una volta di più, senza che ne fosse dato avviso e il cui contenuto per nulla giova alla ricerca di una soluzione comune e condivisa per il prossimo futuro in avvicinamento ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.

Ben consapevole di quanto Arianna Fontana rappresenti un patrimonio dello sport italiano, negli ultimi mesi, senza necessità di annunci o proclami mediatici, la FISG ha lavorato a fondo con il CONI per garantire che l’atleta fosse messa nelle migliori condizioni possibili per competere ancora ai massimi livelli.

Preso atto della volontà di Fontana di non aggregarsi alla Nazionale italiana seguendo il lavoro impostato e programmato dallo staff tecnico federale, la FISG si è nuovamente resa disponibile a prendersi carico dei costi di allenamento e preparazione dell’atleta, insieme allo staff da lei scelto, nel luogo che più avrebbe ritenuto adatto e consono alle proprie esigenze. Tutto ciò a condizione che Fontana prendesse parte alle competizioni internazionali con la Nazionale italiana, accompagnata a bordo ghiaccio dal proprio tecnico durante le gare individuali e dal tecnico federale nelle gare a squadra.

Non senza sforzi e d’intesa con il CONI, la FISG ha così comunicato ad Icelab, società di appartenenza dell’atleta, l’impegno a garantire la somma di 200mila euro a stagione a copertura di tutte le spese di preparazione e allenamento di Fontana.

Una proposta che la FISG ritiene importante e che ha avanzato per dimostrare nuovamente la volontà di sostenere e supportare una propria campionessa. Una cifra, tuttavia, purtroppo neanche lontanamente vicina alla somma irraggiungibile richiesta da Fontana per il quadriennio in corso.

Quanto al nuovo riferimento nel testo alla vicenda già denunciata ai Giochi di Pechino con oggetto le accuse di Fontana ai suoi compagni di squadra, si vuole sottolineare la recente archiviazione da parte della Procura Federale e della Procura Generale del CONI. Un episodio sul quale la FISG si era immediatamente adoperata chiedendo agli organi di giustizia competenti di indagare, come da prassi, in modo autonomo e indipendente.

Quel che è certo è che d’ora in avanti la FISG non tollererà ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana. L’interesse federale, come già espresso dal Presidente Gios a Pechino in occasione dei Giochi Olimpici Invernali, è la tutela e la salvaguardia del lavoro di un’intera Nazionale e di un intero movimento, che verranno sempre prima degli interessi di un singolo atleta, per quanto vincente.

Le medaglie sono e restano importanti, ma non lo saranno mai più del rispetto, dell’educazione, della professionalità e della correttezza".

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