in cerca di verità

Arianna Fontana denuncia: "Presa di mira durante degli allenamenti"

Continua la polemica tra l'atleta di Polaggia e la Federazione.

Arianna Fontana denuncia: "Presa di mira durante degli allenamenti"
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La plurimedagliata olimpica Arianna Fontana ha richiesto ai suoi legali di richiedere alla procura federale della Federghiaccio di riaprire le indagini sugli incidenti che si sono verificati durante gli allenamenti della nazionale nel 2019.

La denuncia di Arianna Fontana

Fontana ha raccontato quanto successo senza troppi giri di parole sui suoi canali social, facendo i nomi degli atleti coinvolti. Mathieu, l'allenatore della nazionale, le chiese di pattinare con i ragazzi, Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli, che si mettevano a fare tracce pericolose davanti a lei, cambiando direzione, accelerando e decelerando, palesemente per farla cadere.

Diventavano sempre più aggressivi, e Arianna si tenne a distanza. A Salt Lake City, in Coppa del Mondo, per precauzione rinunciò alla staffetta. Il presidente della Federghiaccio, Gios, le disse che o partecipava o faceva le valigie. In Giappone, Dotti riprovò ad attaccarla, ma Arianna bloccò la sua traccia, e le altre azzurre la congratularono. Dotti e Cassinelli furono indagati e prosciolti, ma Arianna Fontana vuole vederci più chiaro e richiedere la verità sui fatti avvenuti.

"La verità è un cardine fondamentale della nostra società e non deve essere diverso nello sport. Sono stata presa di mira durante degli allenamenti ed eventualmente sono caduta infortunandomi alla caviglia. È successo davanti a tutti, e nessuno di quelli che avrebbero potuto e dovuto fare qualcosa per impedirlo hanno agito per tutelarmi. Ed è per questo motivo che non mi fido e non posso fidarmi, se non cambiano le cose", ha spiegato la Fontana sui suoi canali social.

 

La Fontana non sta solo cercando giustizia per sé stessa, ma anche per gli altri atleti. Vuole che venga presa in considerazione la possibilità che incidenti simili accadano in futuro e che gli atleti esclusi dalle Olimpiadi a causa di un infortunio non subiscano un danno maggiore rispetto all'atleta che ha causato l'infortunio.

"Immaginatevi ad essere nei panni dell’atleta infortunato, o dei suoi genitori, amici, parenti, dei compagni di squadra… Che cosa stanno provando? Cosa stanno pensando? Come si sentono? Dov’è la rappresentazione degli atleti? Dov’è la correttezza? La giustizia?", si chiede la Fontana.

La richiesta di Arianna Fontana riguardo alla verità e alla giustizia nello sport è un importante richiamo all'attenzione sulla necessità di un ambiente sportivo sano e sicuro per tutti gli atleti.

 

 

 

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