Arianna Oregioni all'International Snowdon Race
La gara di Llanberis è gemellata con il Trofeo Vanoni di Morbegno
International Snowdon Race: Arianna Oregioni al via.
International Snowdon Race gemellata con il Vanoni
Scrivi Snowdon Race e subito ci abbini un qualcosa che rimandi al Trofeo Vanoni di Morbegno. Le due gare sono tra loro gemellate, così come sono gemellate le cittadine di Morbegno e di Llanberis. Nel Comune valtellinese, il prossimo 22 ottobre, si celebreranno anche i Campionati Italiani Assoluti di staffette, ma intanto proprio in virtù di questo legame di amicizia internazionale, il Gruppo Sportivo Csi Morbegno torna ad offrire alla Federazione Italiana di Atletica Leggera la possibilità di inviare un rappresentativa nazionale in Galles.
Quattro italiani al via
Quattro i nuovi azzurri, tutti all’esordio in una competizione a carattere assoluto. Per Arianna Oregioni (Gp Santi Nuova Olonio) e per l’altoatesino Hannes Perkmann (Sportler Team) si tratta del debutto assoluto. Vantano invece già belle esperienze in azzurro da juniores tanto il trentino Davide Magnini quanto il bergamasco Nadir Cavagna. Il ventunenne alpino del Ras Courmayeur, argento continentale tra gli juniores ad Arco nel 2016, e il ventiduenne portacolori dell’Atletica Valle Brembana, già quarto ai Campionati Mondiali di categoria nel 2014, rappresentano piuttosto due dei migliori prospetti emersi dalle categorie giovanili nell’ultimo decennio, dimostratisi subito capaci di affrontare a viso aperto anche le sfide con i migliori interpreti nazionali.
La gara in Galles è un mito
Per il movimento sportivo britannico, per il Galles e per la piccola cittadina di Llanberis, la Snowdon Race non è solo un’antica corsa in montagna, ma piuttosto un rito che di anno in anno si ripete: la sfida ad una delle cime più alte dell’intera Gran Bretagna, la salita e la discesa di uno dei percorsi off-road più battuti del Parco Nazionale della Snowdonia. Con 995 metri di dislivello positivo, la Snowdon Race presenta uno sviluppo totale di 15,350 Km, equamente divisi tra salita e discesa, con l’aggiunta di un chilometro pianeggiante in zona partenza e arrivo. Le recenti vittorie azzurre di Cesare Maestri (2014, su tracciato accorciato per il maltempo) e di Emanuele Manzi (2015) hanno riportato l’Italia sul gradino più alto di una competizione che non sorrideva agli azzurri dal successo targato Marco De Gasperi nel 2001.