Che spettacolo alla Gran Fondo Stelvio Santini
Anche questa volta lo Stelvio ha fatto vivere una giornata di gloria a più di 1000 persone.
La X edizione della Gran Fondo Stelvio Santini ha chiuso i battenti alle ore 17.49 di domenica 12 giugno 2022. Un compleanno che ha regalato ai partecipanti del percorso lungo la grande sorpresa di una versione rinnovata del celebre Mortirolo, salito dal versante di Sernio lungo la dorsale di Guspessa. Una scalata che ricalca la tappa ce proprio domani verrà affrontata dai partecipanti al Giro d’Italia under 23 , con 1500 mt di dislivello e pendenza media del 10,5%, ripagata in cima da 8 km di saliscendi spalancati sui paesaggi della media e alta Valtellina e convalli laterali.
Gran Fondo Stelvio Santini
La flessione dei numeri (nell’ultima edizione prima del covid si erano contati 2450 concorrenti) era ampiamente prevista e, d’altronde, non ci si poteva aspettare un immediato ritorno alle condizioni preesistenti: i dati ufficiali parlano di oltre 1600 iscritti, di cui 1087 arrivati legittimamente sul traguardo ai 2758 metri della Cima Coppi, con tempi variabili tra i 68 minuti per il primo giunto in cima e le quasi 11 ore trascorse in sella dall’ultimo arrivato (partito alle 7:00 e giunto alle 17:49). Senza contare tutti quelli che, transitati fuori orario massimo al cancelletto di Combo, hanno proseguito ormai fuori gara.
Nella gara corta pochi centesimi separano Alessandro Sogne (1.08,22) da Davide Ferrari (1.08,50), che infliggono entrambi 2 minuti di distacco a Denis Taccola (1.10,42).
Nei percorsi medio e lungo ci sono stati avvincenti colpi di scena lungo le salite, che – come da regolamento adottato nel 2017 – sono le uniche ad essere cronometrate e valide per le classifiche finali. Il gruppo si è sgranato ben presto con i più forti a tirare e guidare tra cui Daniele Cantoni (enfant prodige del ciclismo bormino, che ha corso per 3 anni con la Polartec Fundaciòn Contador) e Manuel Senni (ex pro romagnolo), che nel percorso lungo più volte si sono ripresi e allontanati, con discese vorticose di Cantoni e recuperi spinti di Senni. Sull’ultimo attacco allo Stelvio il corridore bormino dà il tutto per tutto, incitato anche da amici e tifosi, ma per una manciata di secondi di differenza non riesce a salire sul podio: prima piazza per Senni (2.14,39), secondo Stefano Monfrini (2.39,01) e a seguire Francesco Sardo (2.40,08).
Nella gara sul medio l’allungo di alcuni corridori sul tratto in falsopiano dopo il bivio di Sernio non è servito a fare il vuoto; la salita dello Stelvio, ancora una volta, non perdona e premia Nicolò Calzetta (1.35,46) seguito dagli atleti di casa Michele Antonioli (1.36,18) e Simone Compagnoni (1.36,32), in ottimo stato di forma.
Ricordiamo che i risultati della gara sono dati dal vincitore assoluto di ogni singola cronoscalata (King and Queen of the mountains) e che la classifica di ogni percorso somma il tempo impiegato nelle singole salite (Teglio, Mortirolo e Stelvio)
Ai nastri di partenza, mescolati alla gente comune anche se fuori gara, alcuni campioni come Elisa Balsamo (campionessa mondiale Elite), Matteo Moschetti (velocista professionista), Zico Pieri (atleta di ultracycling) e Alessandro Vanotti (diversi Giri d’Italia al suo attivo).
Le classifiche
cronoscalata Mortirolo generale
Giornata di gloria
La giornata a dir poco estiva (30 gradi registrati in paese) ha costretto gli atleti a re-idratarsi molto, ma ha consentito a tutti di godere appieno la montagna nel suo aspetto più benevolo: il silenzio, la brezza, la fatica sono stati compagni per tutti i chilometri di gara, spezzati solo dagli incitamenti del pubblico lungo il percorso.
Anche questa volta lo Stelvio ha fatto vivere una giornata di gloria a più di 1000 persone, in rappresentanza di ben 45 nazioni e siamo sicuri che anche lo spagnolo Francisco Garcia, ultimo arrivato con il tempo di 6.08,49 sarà stato ampiamente ripagato per i suoi sforzi.