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Colpo grosso della Nuova Sondrio: arrivano Poli, Kostic e Metaj

I giovani talenti potrebbero trasformare le sorti del club biancazzurro nella prossima stagione.

Colpo grosso della Nuova Sondrio: arrivano Poli, Kostic e Metaj
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La Nuova Sondrio comunica che nella stagione ormai alle porte nel campionato di serie D vestirà il biancazzurro Andrea Poli, centrocampista classe 2004 nato a Tempio Pausania, cresciuto nelle giovanili dell’Olbia e reduce da due campionati di serie D nelle file di Arzachena e successivamente Ghiviborgo.

Giovani talenti

“Andrea è un giocatore che seguo da un paio d'anni, da quando mister Marco Nappi me ne parlò ai tempi di Arzachena – sottolinea il nostro direttore sportivo Christian Salvadori -. Lo reputo molto funzionale al nostro progetto tecnico e sono sicuro che ci darà un importante contributo. È giocatore dinamico, di gamba e di discreta tecnica”.

Nella rosa della Nuova Sondrio troveremo anche Danilo Kostic, centrocampista serbo classe 2004, reduce da un campionato giocato nelle file del Sindeljc Belgrado, squadra della Terza divisione serba.

“Danilo è un centrocampista intenso, intraprendente in campo, polivalente – sono le parole di Salvadori -. Un giocatore che avrà bisogno solo del giusto periodo di adattamento per dimostrare tutto il suo valore. Abbiamo dimostrato grande inclusività e lui sarà un altro elemento che aumenterà il nostro bagaglio globale”.

L’organico del club valtellinese si arricchisce anche della presenza di Klein Metaj, attaccante nato nel 2006 a Latisana in terra friulana, reduce da un campionato disputato con la Primavera del Novara.

“Klein è un ragazzo giovane – spiega sempre Salvadori -, ma con in testa un pensiero calcistico definito. Ha un buonissimo fiuto del gol, che me lo fa immaginare un futuribile rapace d'area. Dipenderà da lui mettere in campo sacrificio e abnegazione”.

Non farà più parte della rosa biancazzurra il centrocampista classe 2004 Alessio Sputore.

“Con Alessio Sputore abbiamo analizzato la situazione con grande serenità e sincerità – sottolinea il nostro direttore sportivo -. Avevo aspettative molto superiori a ciò che mi ha fatto vedere in queste settimane. Covava un disagio che evidentemente non gli ha permesso di esprimersi su certi livelli. Può succedere. Fa parte del calcio. È un ragazzo intelligente e ha capito e condiviso perfettamente il mio pensiero. È giusto che possa ritrovarsi in un ambiente che gli possa garantire minutaggio. Auguro a lui le migliori fortune calcistiche e umane”.

 

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