Coppa del Mondo Snowboard Parallelo: a Mylin è dominio azzurro. Dalmasso e Bormolini subito vincenti
È partita dalla Cina, sulla pista di Mylin, al confine con l’Estrema Mongolia, la nuova stagione di Coppa del Mondo di Snowboard Parallelo, e l’Italia ha già messo la firma più pesante possibile: due vittorie, due trionfi, con Lucia Dalmasso e Maurizio Bormolini protagonisti assoluti.
Una giornata da incorniciare per lo snowboard italiano, che torna dalla prima gara del calendario non solo con due successi, ma anche con sensazioni forti, sicurezza, coraggio e una condizione mentale da grandi occasioni.
Bormolini imprendibile: è subito show
Maurizio Bormolini, livignasco del Gruppo Sportivo Esercito e detentore della Coppa del Mondo generale, ha dimostrato fin da subito di essere l’uomo da battere. Miglior tempo in qualificazione e una serie di run solide, precise, sempre al limite su una pista insidiosa, con neve dura e le prime tre porte della linea rossa particolarmente ghiacciate.
Negli ottavi affronta l’austriaco Promegger: millesimi di differenza e tensione alle stelle, ma Bormolini resta freddo e si prende il pass. Ai quarti entra in modalità metronomo e supera l’altro austriaco Obmann, poi in semifinale controlla e vince contro Aaron Mark.
La Big Final è contro una leggenda come Karl. Anche lì nessuna esitazione: Bormolini parte forte, mantiene lo swing e chiude con autorità la prima gara stagionale.
Dopo le qualifiche aveva dichiarato alla FIS:
“Neve ghiacciata, ci vuole testa”.
E la testa, oggi, è stata il suo vero superpotere.
Lucia Dalmasso, è rinascita: prima gara, primo trionfo
Se la vittoria di Bormolini conferma lo stato di forma del gruppo maschile, quella di Lucia Dalmasso ha il valore di un capolavoro sportivo e morale.
L’atleta Fiamme Gialle, quarta nelle qualifiche, entra determinata nei run decisivi e batte subito la croata Kotnik negli ottavi. La pista è tecnica, esigente, e proprio lì Lucia mette in mostra tutta la sua qualità.
Ai quarti supera la giapponese Miki, poi in semifinale approfitta degli errori della croata Maderova, senza però rinunciare alla spinta e alla precisione tecnica.
La Big Final, la prima della stagione olimpica, è contro la francese Caffont: cuore, gestione, lucidità. Dalmasso non sbaglia nulla, chiude davanti e conquista una vittoria pesantissima per fiducia e futuro.
Una gara che profuma di riscatto, forza mentale e ambizioni alte.