Eolo Kometa Cycling Team a Bormio
Un ritiro tra i mitici passi che hanno fatto la storia del ciclismo, all’insegna dei valori dello sport, della montagna, del relax e del gusto.
La squadra professionistica Eolo Kometa Cycling Team, parte della Fundaciòn Contador, si è presentata al grande pubblico nella bellissima cornice della piazza del Kuerc di Bormio. Molti gli appassionati che sono venuti a conoscere i campioni di questo team che ha fatto suo il concetto di ciclismo sociale, dove la squadra, composta soprattutto da giovani atleti, diventa la vera protagonista.
Eolo Kometa Cycling Team a Bormio
Il team è in ritiro a Bormio fino al 18 luglio e, durante il loro soggiorno, gli atleti stanno vivendo appieno le attrazioni del territorio, scalando i passi epici che hanno fatto la storia del ciclismo italiano, su tutti Stelvio, Gavia e Mortirolo. Negli scorsi giorni hanno avuto anche l'occasione di trascorrere alcune ore a Bormio Terme e, prima di partire, li attende un bel piatto di sciatt e pizzoccheri.
La scelta di tornare a Bormio non è casuale, le radici valtellinesi sono profondamente radicate nella squadra, come sottolinea Gigi Negri di Valtellina Turismo. Infatti, valtellinesi sono anche tre giovani atleti (Davide Piganzoli, Francesco Gavazzi e Alessandro Fancellu), Ivan Basso, direttore sportivo della squadra, e anche il main sponsor, Kometa, è un’eccellenza della filiera alimentare valtellinese.
Fiero
“Bormio, terra di grandi eventi internazionali, è onorata di poter ospitare una squadra del calibro della Eolo Kometa” afferma la sindaca Silvia Cavazzi.
“Il paese ama lo sport ed è da sempre terra di sportivi. Oltre alle grandi manifestazioni invernali, da alcuni anni ormai ospitiamo eventi di prim’ordine nel mondo delle due ruote che culminano spesso con il passaggio del Giro d’Italia. E proprio qui, sullo Stelvio, settant’anni fa Fausto Coppi, trionfò primo nella storia, sullo Stelvio”.
Fiero della sua squadra è sicuramente Ivan Basso, direttore sportivo e anima del progetto Eolo Kometa. Originario di Bianzone, è cresciuto sportivamente sulle strade valtellinesi: ha scalato il suo primo Stelvio a otto anni!
“Questo ritiro – afferma – è un momento molto importante per fortificare il gruppo, fare il punto della stagione e costruire le basi per i progetti futuri”.
Lo sport come veicolo di valori
Giacomo Pedranzini, amministratore delegato di Kometa, racconta le origini e le motivazioni che hanno portato alla nascita del progetto Kometa.
“Sette anni fa, Ivan Basso ha condiviso con noi il suo sogno: la creazione di una squadra che incarnasse i valori del ciclismo sociale, di cui i giovani sono il fulcro. Poco dopo, il sogno ha cominciato a diventare realtà anche grazie al contributo della Fundaciòn Contador, del grandissimo campione Alberto Contador, il cui scopo è quello di promuovere la crescita dei giovani atleti. La seconda motivazione che ha contribuito alla nascita del team, è stata la volontà di portare alla ribalta internazionale la Valtellina, terra di agricoltura e di ciclismo eroico. Lo sport come veicolo di valori ma anche di sapori genuini. Per Kometa il ciclismo è un mezzo efficace per veicolare il concetto di Honest Food: prodotti genuini, sani e gustosi, come la montagna di Valtellina. Tre sono le parole d’ordine per Kometa: bontà, salubrità e accessibilità”.
Un connubio, quello tra Eolo Kometa e Bormio, all’insegna dei veri valori dello sport e della montagna, con l’auspicio di una lunga e proficua collaborazione.