Nel Piccolo Tibet

ICON Livigno 2025: Petr Soukup trionfa nella gara estrema che unisce sport e natura

L'atleta ceco si aggiudica l'edizione 2025 della prestigiosa competizione internazionale con il tempo di 12h54'33"

ICON Livigno 2025: Petr Soukup trionfa nella gara estrema che unisce sport e natura

La magia di ICON Livigno si è rinnovata anche nel 2025, confermando questa competizione non solo come una delle gare più iconiche del panorama internazionale, ma come un’esperienza che trascende i confini dello sport tradizionale. Sul palcoscenico alpino di Livigno e della Valtellina, atleti provenienti da decine di Paesi hanno dato vita a una sfida estrema che ha unito fatica, natura e spirito comunitario.

Un viaggio oltre la competizione

ICON è molto più di una semplice gara: rappresenta un viaggio che rimane inciso nella memoria di chi partecipa e di chi osserva. L’edizione 2025 ha portato a Livigno atleti da ogni angolo d’Europa e del mondo, creando un melting pot di culture e lingue unite sulle rive del lago, immerse nel silenzio ancestrale che precede l’alba e illuminate dal crepitio delle fiaccole.

La partenza è stata, come sempre, un momento sospeso tra paura e coraggio. Di fronte all’acqua profonda e silenziosa, alcuni hanno scelto di fermarsi, mentre altri hanno trovato la forza di tuffarsi nel gelo, iniziando così la propria avventura trasformativa. ICON non mette infatti in competizione gli atleti tra loro, ma ognuno con sé stesso e con la montagna.

Le prove che hanno definito i vincitori

La gara ha messo alla prova tutti i partecipanti, sia fisicamente che mentalmente, complice anche un meteo particolarmente duro che sembrava pensato apposta per testare i concorrenti.

Il nuoto: i primi 3,8 chilometri da affrontare a temperature proibitive nel cuore del lago, prima che sorgesse il sole, hanno visto Patrik Ericsson e Ilona Eversdijk emergere dall’acqua in testa al gruppo.

Il ciclismo: nel circuito di 195 chilometri, i giganti alpini e i 5000 metri di dislivello hanno ribaltato i rapporti di forza, facendo la differenza tra i concorrenti.

La maratona finale: il cui finale, per intensità e narrativa, è parso uscire dalla penna di un grande sceneggiatore, ha completato questa prova estrema.

Il trionfo di Petr Soukup e l’arrivo simbolico

L’arrivo a Carosello 3000, teatro anche di una nevicata e futura venue olimpica, ha racchiuso tutta la potenza simbolica dell’evento. Qui la fatica si è trasformata in conquista e la solitudine del percorso in un grande abbraccio comunitario.

Primo a tagliare il traguardo è stato Petr Soukup dalla Repubblica Ceca, con il tempo di 12 ore, 54 minuti e 33 secondi, precedendo il tedesco Joachim Krauth e l’azzurro Marco Corti. Tra le donne ha trionfato la tedesca Tanja Spielberger, seguita da Ilona Eversdijk e Sandra Wolf.

I protagonisti di casa e il supporto della comunità

A rendere ancora più speciale questa edizione, la presenza di due atleti locali: Matteo Bormolini e Filippo Fati, simboli viventi della passione per lo sport che contraddistingue Livigno. La comunità locale ha accompagnato tutti i partecipanti lungo il percorso, sostenendoli nei momenti più duri, dai passi alpini alle strade del paese, fino all’iconica salita finale.

ICON nel panorama internazionale

Nata nel 2016 e oggi parte del prestigioso circuito internazionale XTRI World Tour, ICON è cresciuta fino a diventare una delle gare più iconiche e rispettate dell’intero panorama mondiale. Il merito va anche al contesto unico in cui si svolge: Livigno, un luogo dove la natura incontra lo stile e dove ogni appuntamento diventa un’esperienza indimenticabile.