La carica dei mille al Memorial Vairetti FOTO

Oltre 1000 persone, quasi 200 giocatori sui campi di calcetto, a Gerola Alta, domenica per l’edizione 2019 del torneo benefico

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Sport amatoriale e benefico. Circa 1000 persone domenica nell’arco della giornata, si sono recate e hanno sostato a Gerola Alta, Valtellina, per il 5° Memorial Roberto Vairetti, evento sportivo e solidale organizzato dalla famiglia, dagli amici, dal territorio, per ricordare la figura di Roberto Vairetti. Compianto calciatore, figura pubblica e tecnico valtellinese scomparso nell’inverno del 2015 a causa di un male incurabile. Il ricordo dello sportivo e formatore dei settori giovanili è ancora molto vivo, e per tantissimi team di calcetto e gruppi di veterani è stata “corsa ad esserci”.

16 squadre

Il torneo era a 16 squadre, gli incontri sul terreno di gioco si sono succeduti a ritmo serrato sin dal mattino, la conclusione quasi a sera con la finale che si è svolta tra Sartoria Rosalba, formazione composta da ex giocatori e giovani allenati da Vairetti, e la squadra, “I Malench”, incontro che ha arriso ai primi, con il risultato finale di 3-1. La finalina per il 3° e 4° posto se la sono giocata il Burraco Cosio, formazione di Cosio Valtellino, vincitori dell’edizione 2018 e “Quelli del Muretto” giocatori perlopiù provenienti dal paese di Delebio. Successo del Burraco anche qui per 3-1. Tra le prime classificate anche le squadre della Siderval, Talamona, I Pupazzi, Morbegno, M.v., altra formazione morbegnese, Santina’s House, Dubino. Nella palestra del polifunzionale di Gerola Alta, si giocava il nuovo “Baby memorial” che vedeva coinvolte le categorie “Primi calci” leva 2009 delle società e unioni sportive della Talamonese, di Dubino, Delebio e Mgm Morbegno. Complessivamente il Memorial dei grandi ha visto in campo 160 giocatori, 40 i concorrenti del Baby Memorial. Durante tutto l’arco della giornata, la popolazione di Gerola Alta si è prodigata ad affiancare l’organizzazione che era in carico alla Us Talamonese, decine di volontari hanno messo in campo impegno, lavoro, spirito solidale. E una spinta all’evento lo hanno dato i Dj e animatori di Gerola is Buring, ragazze e ragazzi della stazione turistica.

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In beneficenza

Tutto il ricavato compresa la cena, a base di polenta taragna, e che ha visto sedersi ai tavoli 250 commensali, andava ad associazioni benefiche, i fondi venivano ripartiti e devoluti all’associazione “È ora di vivere” che raccoglie sottoscrizioni per combattere la Fibrosi cistica. «Per questa grave malattia – hanno reso noto gli organizzatori – ora esiste una cura, ed è costosissima, comporta un esborso per gli ammalati, di circa 20.000 euro al mese. Le ricerca deve andare avanti, chi si deve curare ha bisogno di supporto. Ce lo ha spiegato domenica a Gerola anche la famiglia di Greta Braendle giovane chiavennasca che lotta con coraggio contro questa patologia». Altra parte del ricavato andrà anche quest’anno alla Piccola Opera onlus di Traona.

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Per ricordare anche Marco Manenti

L’evento è sempre denso di richiami alla solidarietà e al ricordo, quest’anno Marco Manenti, presidente della Mgm 2000 società di calcio a 5 ha ricordato il capitano della squadra, Davide Miglio, ingegnere, maestro e allenatore di sci valtellinese, scomparso a causa di un brutto male nello scorso anno. Poi lo sport ha preso il proprio spazio, premiato come capocannoniere con un trofeo proprio in memoria di Davide Miglio, Alan Zuccalli, Sartoria Rosalba, 8 gol per lui, e da 5 anni consecutivi miglior marcatore nel Memorial.

Valore dello sport

La giornata è stata soleggiata, un successo, con alberghi, ristoranti, locali con tutto esaurito o quasi, e un’atmosfera di amicizia tra legami che si rinnovavano. «Questo è il risultato più importante – hanno rimarcato gli organizzatori – Roberto amava lo sport come espressione e condivisione di valori precisi, noi in questa giornata, che si ripete da cinque anni, celebriamo l’amicizia, la lealtà, l’impegno, la coesione, la serietà. Lo sport può anche voler dire tutto questo. Noi lo abbiamo imparato e oggi lo testimoniamo».

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