Iniezione di fiducia per la Nuova Sondrio, arrivata ancora una volta dalla Coppa Italia, manifestazione in cui i biancazzurri finora non hanno sbagliato nulla. La sfida con il Breno giocata iri, mercoledì 8 ottobre 2025, alla Castellina in una giornata di sole caldo mitigata da un leggero vento, di fronte a spalti via via più gremiti, si è snodata sul filo dell’equilibrio, decidendosi solo ai calci di rigore per 9-8, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi senza reti.
La Nuova Sondrio finalmente festeggia, battuto il Breno
Mister Marco Amelia ritrovava capitan Boschetti dal primo minuto al centro della difesa, affiancato da Dos Santos e Parodi, mentre sulle fasce agivano Borserio e Rizzi, con Badjie a orchestrare la manovra, sostenuto dalla determinazione di Djibril Ba, mentre dietro al debuttante Lamine Tall giostravano Marras e Tomaselli. Sull’altro fronte mister Davide Bersi sceglieva l’esperienza di Tagliani quale centrale difensivo in appoggio a Berna, mentre Valsecchi interpretava il ruolo di regista solitamente destinato a Fava oggi in panchina, con Randazzo e Valenti a sostenere il giovane Senatore quale prima punta.
Era proprio l’ex Castegnato a regalare la prima emozione al 3’, con una conclusione non lontana dai pali dopo un dribbling a rientrare dalla fascia sinistra. Al 12’ era Badjie a provare a colpire sul primo palo sugli sviluppi di un corner battuto da Tomaselli, ma un difensore deviava provvidenzialmente il colpo di testa. Al 23’ era Rizzi dalla sinistra a indirizzare un cross invitante su cui Tall e Marras non arrivavano per un soffio, mentre al 43’ Ba concludeva alto da fuori area. Il primo tempo si chiudeva così, con i padroni di casa attenti a non concedere spazi agli avversari, a respingere con decisione ogni pallone pericoloso davanti alla porta di Uccelletti e ripartire appoggiandosi alla grande velocità e determinazione di Tall.
Nella ripresa i biancazzurri prendevano gradualmente campo, così dopo un tiro del solito Randazzo controllato agevolmente da Uccelletti al 49’, nonché un filtrante ben difeso dalla retroguardia sondriese al 55’, era Tomaselli a colpire la traversa al 70’ direttamengte su calcio d’angolo. Passavano pochi minuti e Badjie da fuori non trovava lo specchio della porta, mentre all’85’ su passaggio di un compagno era Randazzo a ritrovarsi la palla addosso al centro della propria area: i sondriesi reclamavano un fallo di mano, l’arbitro non lo ravvisava. Sul finire del tempo la formazione bresciana tornava a farsi pericolosa, ma trovava Uccelletti prontissimo a deviare una conclusione di Servalli in diagonale, ripetendosi sul tiro da fuori di Cretti scaturito dal calcio d’angolo seguente.
Senza ulteriori colpi di scena, il match finiva a reti bianche nei 90 minuti regolamentari, portando le due squadre a giocarsi tutto alla lotteria dei rigori. Le esecuzioni di Tall, Kayro e Marras erano impeccabili, mentre sull’altro fronte Tagliani e Baldelli non fallivano, diversamente da Bezzati che si vedeva respingere il tiro da Uccelletti. Tomaselli e Randazzo andavano a segno, così Badjie aveva tra i piedi il match point, che falliva però calciando alto.
Si andava a oltranza, con Parodi, D’Alpaos, Donnarumma, Florenzano e Marie Sainte a segno con autorità, imitati da Melnychuk, Papa, Tosi e Valsecchi. Il ventesimo rigore toccava a Berna, difensore classe 2004 autore di una prova senza sbavature, che colpiva la traversa col pallone che ritornava in campo, consegnando la qualificazione ai sedicesimi di finale contro il Club Milano e la relativa esultanza ai padroni di casa.
Per il Sondrio si trattava del giusto premio al termine di una partita interpretata con attenzione col piglio richiesto e determinazione, nell’auspicio si riveli spinta fondamentale per muovere la classifica in campionato a partire da domenica con la Leon, compagine che da pochi giorni ha cambiato allenatore.