Dopo 67 edizioni, con la 68esima alle porte, è ormai difficile trovare nuove parole per descrivere il Trofeo Vanoni, un evento non più solo sportivo e non più solo morbegnese.
Presentato il Trofeo Vanoni, la gara mitica
Durante la conferenza stampa al Tempietto, con lo sfondo di Morbegno vestita di luci nella serata del 15 ottobre 2025, il GS CSI Morbegno ha, ancora una volta, stupito tutti. Emozione, partecipazione, orgoglio, senso di appartenenza, ma soprattutto la storia di una gara di corsa in montagna a staffetta, nata nel 1958 dai giovani dell’Oratorio con lo scopo di coinvolgere tutta Morbegno e di ospitare gli amici e avversari conosciuti in una stagione di gare.
Come ha raccontato Attilio Speziale, classe 1938 e organizzatore nonché atleta dei primi Trofeo Vanoni, “organizzammo tutto in una settimana”. E quanto seminato allora è cresciuto forte e rigoglioso, un evento che ormai “è un po’ di tutti” come recita il finale del trailer realizzato da SpeedTimeProduction. Due minuti di immagini con protagonisti i giovani del CSI Morbegno che correndo sul percorso del Trofeo Vanoni incontrano le persone che vivono in questi luoghi e ne sono parte integrante. Eccolo quindi l’ingrediente segreto del Trofeo Vanoni, quel non essere solo una corsa, ma un passaggio, un legame, una storia, perché l’essenza del Trofeo Vanoni è nell’alchimia che si crea la quarta domenica di ottobre tra il centro di Morbegno e Arzo. E questa alchimia è possibile perché tutti, a vario titolo, ne sono i fautori e i protagonisti allo stesso tempo.
Può sembrare strano che un evento sportivo possa essere tutto questo, eppure al Trofeo Vanoni è così, come hanno testimoniato i protagonisti della conferenza stampa: dai video messaggi del presidente FIDAL Stefano Mei e del sottosegretario della Regione Lombardia Federica Picchi, quest’ultima ha tra l’altro anticipato che sarà presente alle gare il 26 ottobre, alle parole del sindaco di Morbegno Patrizio Del Nero, del presidente del GS CSI Morbegno Giovanni Ruffoni, del presidente FIDAL Lombardia Luca Barzaghi, dall’assessore allo sport della Comunità Montana Valtellina di Morbegno Alessandro Cian e dal presidente FIDAL Sondrio Roberto Rovedatti, oltre alle parole emozionate degli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Damiani 2 che con tutti gli studenti del plesso hanno realizzato le medaglie finisher per il Minivanoni e saranno in zona arrivo per tifare i loro coetanei. Legami profondi, costruiti negli anni, che permettono di avere al via 1000 atleti di 11 nazioni che “tornano a casa sempre con il sorriso perchè hanno partecipato a un evento magico” come ha dichiarato Cinzia Zugnoni, premiata per le sue 30 partecipazioni.
Premi ai “fedelissimi” del Trofeo Vanoni sono stati consegnati anche a Marco Passerini (40 partecipazioni), Giuseppe Tangherloni (25), Adriano Greco (25), Italo Conti (25), Egidio Gusmeroli (25) e Serena Piganzoli (25).
Marco Leoni e Francesco Bongio hanno poi snocciolato i nomi dei top runners al via. A livello maschile i campioni italiani della Recastello vorrebbe realizzare il sogno del presidente Luciano Merla, mentre l’SA Valchiese punta a bissare il grande successo dello scorso anno.
Il coach della Francia Jean Claude Louison vuole riprendersi lo scettro perso lo scorso anno e cala un terzetto di atleti niente male. Solida prestazione ci si attende anche dall’US Aldo Moro Paluzza. Ovviamente puntano alla zona alta della classifica anche le altre compagini straniere: lo Snowdon Race Team, l’Inghilterra, la Scozia, ma soprattutto il Messico con l’8° classificato ai Mondiali Brayan Rodriguez Flores. Molta curiosità poi per la debuttante Germania con un terzetto di skyrunner.
A livello femminile Emmie Collinge ed Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina) tornano per mantenere la promessa fatta lo scorso anno: abbassare il record a staffetta. A costringerle ad andare forte ci saranno sicuramente La Recastello con la beniamina di casa Alice Gaggi, il Messico (ottimo 4° lo scorso anno) e la Polonia (5° nel 2024), oltre allo Sportshoes Pro Alpine Trail Team che schiera Madlen Kappeler e Amelie Lane e alle squadre scozzesi e inglesi.
Lo spettacolo sicuramente non mancherà, così come non mancherà il grande pubblico del Trofeo Vanoni, capace di incitare e sostenere tutti gli atleti dal primo all’ultimo metro.
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