Rafting Academy: prende il via in Valtellina il progetto firmato FIRAFT
Un'ulteriore occasione di visibilità legata agli sport di acqua viva.
E' ufficialmente iniziato lo scorso fine settimana il progetto "Rafting Academy" fortemente voluto da Federazione Italiana Rafting in stretta collaborazione con Indomita Valtellina River.
Questo innovativo programma di formazione si svolgerà su tutto il territorio nazionale coinvolgendo le compagnie di navigazione più attive.
Prima tappa in Valtellina
La prima tappa si è tenuta in Valtellina lungo le rive dell'Adda già teatro di svariate competizioni nazionali e internazionali, basti pensare all'edizione 2023 dei Mondiali di Rafting.
Obiettivo del progetto: formare, attraverso sessioni teoriche e pratiche, preparatori sportivi altamente qualificati nel settore del rafting.
Per la Valtellina, dunque, un'ulteriore occasione di visibilità legata agli sport di acqua viva.
Il primo appuntamento, svoltosi il 18 e 19 gennaio, ha visto la partecipazione di 16 nuovi aspiranti preparatori sportivi.
Una due giorni molto intensa di formazione. Il primo giorno è stato dedicato alla teoria, affrontando tematiche fondamentali come il ruolo del preparatore sportivo, le tecniche di comunicazione con gli atleti e i principi della pagaiata, con esempi pratici a secco. Il secondo giorno ha previsto un focus sull'analisi degli atleti, permettendo ai partecipanti di applicare le nozioni teoriche direttamente in fiume.
Rafting Academy rappresenta un passo significativo verso la professionalizzazione del settore e si propone di elevare gli standard di preparazione degli atleti, dai più giovani fino ai componenti dell'élite nazionale.
Non solo, vi saranno sessioni dedicate anche alla formazione di nuove guide.
Futuro dinamico
"Con questo progetto - ha dichiarato il presidente della FIRAFT, Benedetto del Zoppo - la Federazione Italiana Rafting si impegna a promuovere la crescita e lo sviluppo del rafting in Italia, garantendo un futuro dinamico per questo sport. Grazie all'Academy non solo formeremo preparatori qualificati, ma cercheremo di attrarre sempre più giovani contribuendo a favorire quel ricambio generazionale necessario anche alla nostra Nazionale e perché no dando ai nostri ragazzi la possibilità di intraprendere un serio percorso formativo che potrebbe dare loro sbocchi occupazionali in Italia così come all'estero".