Un raduno a Livigno con le bici firmate da Dario Pegoretti
Da oggi fino a domenica un evento da non perdere.
Un lungo fine settimana - che comincia oggi, giovedì 6 giugno, e che si protrarrà fino a domenica - che mette insieme l’eccellenza del turismo non solo valtellinese rappresentata da Livigno con quella della produzione italiana di telai per le bici costruite da Dario Pegoretti. Un evento che è anche un omaggio a uno dei più grandi telaisti del mondo, scomparso un anno fa.
Chi era Dario Pegoretti
per gli appassionati quello di Dario Pegoretti è un nome che dice già tutto. E a chi non lo conoscesse basta leggere l’elenco dei suoi «clienti» per capire che quello che si sta svolgendo a Livigno non è solo un raduno di appassionati. Tra chi ha pedalato su telai Pegoretti ci sono campioni del recente passato del calibro di Miguel Indurain, Stephen Roche, Claudio Chiappucci, Gianni Bugno, Mario Cipollini e Marco Pantani. Ma anche il cantante Ben Harper e l'attore Robin Williams... Un vero artigiano della bicicletta. Di più un genio, un artista che ha fatto uscire dal suo laboratorio di Verona - che oggi è portato avanti dai suoi "discepoli" - veri e propri pezzi da collezione. E non solo perché Pegoretti riusciva a mettere insieme "otto tubi di alluminio giuntati", come li definitiva rigorosamente in dialetto veneto, utilizzando una saldatura che lui stesso aveva inventato, la cosiddetta Tig. Ma anche, e forse soprattutto, per come decorava ogni singolo telaio. Anche con la colorazione "Ciavete", per esempio, che era una sorta di sorpresa: ci si doveva ciecamente fidare delle sue mani e della sua creatività.
Il Pegoraduno di Livigno
In questi giorni le creazioni di Pegoretti - tutti pezzi unici, con una produzione che arriva al massimo a 300 pezzi l’anno - gireranno per le strade di Livigno e della vicina Svizzera. Il programma del Pegoraduno prevede oggi il giro del lago con l’ascesa al passo Eira mentre domani è in cartellone la scalata del Bernina attraverso la Forcola. Sabato la pedalate più impegnativa: il giro dell’Engadina con la scalata dell’Abulapass dove è previsto il pranzo in quota con ostriche e Champagne e il sottofondo del concerto dei corni svizzeri. Infine domenica l’ultima fatica con il Giro dei Fenomeni prima dell’arrivederci. Pedalate alle quali si possono aggregare anche i ciclisti che non possiedono un telaio Pegoretti. Magari con un po' di invidia...