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Concerto di Fabrizio Bosso Quartet a Morbegno

Appuntamento per il 26 febbraio 2022.

Concerto di Fabrizio Bosso Quartet a Morbegno
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Sabato 26 febbraio 2022 alle ore 21 si riaprono le porte della cinquecentesca aula dell’Auditorium Sant’Antonio di Morbegno per il nuovo concerto di Fabrizio Bosso Quartet. La compagine jazz si esibisce presentando il nuovo entusiasmante lavoro, We4, ultima fatica discografica pubblicata per la Warner Music nel novembre 2020.

AmbriaJazz per Morbegno cultura2022

Lo spettacolo si inserisce nell’ambito del progetto Morbegno cultura 2022 al quale partecipa Ambriajazz arricchendo il panorama culturale morbegnese con gli eventi della stagione invernale che proseguirà poi con le nuove date in calendario per Giovanni Sollima e il suo concerto Ba-Rock previsto per domenica 3 aprile 2022 alle ore 21, preceduto dalla proiezione del film documentario N-ICE Cello, La storia del violoncello di ghiaccio per la regia di Corrado Bungaro, con la partecipazione di Giovanni Sollima, Corrado Bungaro e Giovanni Busetto.

La proposta degli eventi invernali di Ambriajazz si chiuderà con il concerto di Ramberto Ciammarughi & Friends sabato 23 aprile 2022.

Fabrizio Bosso

L’esibizione del Fabrizio Bosso 4T dunque è l’unico evento a non essere stato posticipato. Gli organizzatori vogliono ricordare come il nuovo progetto musicale abbia preso vita:

registrato a Roma, il 5 giugno 2020, subito dopo il confinamento forzato dovuto all’epidemia del Coronavirus, We Four non è solo il frutto di un’esigenza, di una volontà di continuare a fare musica nonostante tutto, ma anche un lavoro privo di qualsiasi artificialità post-produttiva, dentro il quale ogni dettaglio è frutto di un contributo comune che eleva il quartetto stesso ad autentico leader del progetto. Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria e Fabrizio Bosso alla tromba, si sono dati appuntamento in studio e hanno celebrato un sodalizio, umano e musicale, perfettamente dichiarato nel titolo di questo nuovo lavoro. Prosegue, quindi, la ricerca di un suono collettivo e identitario. Fabrizio Bosso già nella primavera del 2017 tra le note di copertina del precedente doppio live “State of the art”, fermo immagine tra i più felici nella carriera del trombettista torinese, così si esprimeva: “Questo è il suono del mio presente e loro sono, oltre che degli amici, anche i musicisti che mi appagano di più sul palco, perché capaci di tirare fuori il suono che ho in testa”. Ed è in quel “presente” mai cristallizzatosi in passato, anzi, florido e vibrante nel corso del tempo che “We4” vede la luce.

Dopo innumerevoli concerti in giro per il mondo e anni di confronto continuo, WE4 è dunque la rappresentazione compiuta, nel suono, nell’ interplay e nella scrittura, di quell’idea di condivisione totale che rappresenta ormai da anni la cifra stilistica del pensiero musicale di Bosso.

WE4 porta con sé la consapevolezza del valore del fare musica insieme e di come questo possa diventare un progetto di condivisione profonda, che prosegue quindi oltre il palco. Nel nuovo repertorio, infatti, sono presenti brani originali scritti appositamente da ciascuno per questa formazione, una composizione a 4 mani di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello e due brani che portano la firma di tutti e quattro.

In un’età di soliloqui, di giganteschi io autorererenziali e dating virtuali dove i matchmaker sono sempre più spesso gli algoritmi Bosso e i suoi hanno saputo ridare senso all’incontro, quello fisico, quando musica e creatività si incontrano in un lavoro condiviso lontano dai pericoli di cortocircuito delle stranianti riunioni virtuali.

Gioco collettivo

Anche la critica (Tracce di jazz) sottolinea:

“L’impressione è che Bosso abbia intenzionalmente frenato il proprio virtuosismo per mettere la sua tromba al servizio del gioco collettivo, nel quale a ciascuno dei partecipanti sono riservati spazi solisti (il tema di “Dreams come true” affidato al contrabbasso di Ferrazza, gli scambi ritmici di “Control freak“, il rodato tandem con il pianoforte di Mazzariello) anche se non mancano i suoi assoli scanditi nella conosciuta impeccabile pronuncia.”

Da AmbriaJazz concludono:

 

Un quartetto che conferma di lasciare tutto lo spazio necessario per esprimere le singole personalità, ma nel contempo creando una musica sempre nuova, sia nel repertorio che negli standard o nell’improvvisazione dei brani.

All’interno dell’album il consolidato stile dei musicisti si pone al servizio di atmosfere diverse: dai brani dinamici e movimentati animati con grande naturalezza in chiave post bop come “We 4″, “Control freak” o “Happy Stroll”, al piccolo inno “Dreams come true” (con un grande solo sordinato di Bosso), dalle atmosfere spigolose da spy story di “Bakarak” a quelle intime e raccolte di “One humanity“, dai giochi con le alternanze di tempo e le timbriche surreali di “The way we see” fino al finale in blues.

Il concerto di Morbegno ci consentirà quindi di godere del netto affiatamento, del feeling profondo e sincero che esiste tra i musicisti il cui indiscusso talento è posto al servizio della musica di cui ritorneremo a godere sabato 26 febbraio, senza filtri, senza mediazioni solo ascoltando le immediate, fresche, armoniche vibrazioni delle note appena suonate.

 

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