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Bufera su Palazzo Vertemate: anche un gruppo di cittadini se la prende con il Provveditore

A Chiavenna continua a far discutere il polverone alzatosi tra il Dirigente dell'Ufficio Scolastico, Fabio Molinari, e il gruppo di minoranza in merito all'assegnazione del palazzo storico come sede distaccata dell'UST.

Bufera su Palazzo Vertemate: anche un gruppo di cittadini se la prende con il Provveditore
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Continua far discutere lo scontro che ha visto opposti, in settimana, la minoranza di Chiavenna e il provveditore Fabio Molinari in merito all’utilizzo di Palazzo Vertemate come sede di rappresentanza dell'Ufficio Territoriale Scolastico (tutti i dettagli potete trovarli su Centro Valle in edicola da sabato 28 agosto 2021). A rinverdire il dibattito una lettera firmata da 53 cittadini che si dicono attoniti dal comportamento del Dirigente Molinari.

"Attoniti"

Per completezza riportiamo integralmente la lettera

Prendiamo atto della risposta del Dirigente UST, dott. Molinari, delle sue scuse, e della sua dichiarata decisione di ritirare la richiesta di utilizzo di Palazzo Vertemate da parte dell’UST.

Il Provveditore incentra il discorso sui contenuti della sua proposta di utilizzo di Palazzo Vertemate e altri immobili di pregio nella Provincia per eventi dell’UST, ed esprime come principale elemento di rammarico che “avrebbe dovuto evitare di commentare un social network”.

Purtroppo non di questo si tratta.

Il direttore dell’UST si é espresso sul canale virtuale di comunicazione pubblica della Minoranza (non un spazio qualsiasi di pettegolezzi o amenità varie, ma strumento ufficiale analogo ad esempio a quello che la Maggioranza consiliare utilizza quotidianamente per comunicare con la cittadinanza).

Lo ha fatto inserendosi nella normale dialettica democratica del Comune, e prendendosela con due dei consiglieri facendo pesare il suo ruolo di superiore gerarchico, squalificandoli inoltre agli occhi della comunità scolastica.

Se da una parte fa avere alla stampa comunicazioni dai toni distensivi, al contempo reitera l’inappropriato esercizio del suo ruolo di superiore. Abbiamo appreso infatti dal post della Minoranza di come abbia inviato al capogruppo, in quanto insegnante, una comunicazione su carta intestata del Ministero dell’Istruzione e dell’UST, protocollata, nella quale ribadisce la disapprovazione verso la consigliera nella sua qualità di docente, e la invita a rimuovere dalla pagina Facebook di minoranza riferimenti all’UST sulla vicenda, preannunciando azioni legali qualora ciò non avvenga. E di come abbia messo in copia per conoscenza, inspiegabilmente, il Sindaco Della Bitta, che nulla c’entra con l’Amministrazione Scolastica.

Non capiamo, e restiamo attoniti da questa confusione di piani e ruoli. Non riusciamo a capire come il Provveditore sembri non cogliere la gravità delle parole pronunciate e del suo agire. La cittadinanza e il mondo della scuola si attendono urgenti rassicurazioni, ritrattazione formale della missiva alla consigliera Panzeri, e segnali concreti di consapevole presa d’atto della gravità dell’accaduto.

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