Cani bruciati vivi, c’è una taglia sulla testa del colpevole

Cani bruciati vivi, c’è una taglia sulla testa del colpevole
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5.000 Euro di taglia, questa è la somma messa sul capo del delinquente responsabile dell'incendio doloso che ha causato la morte di due cani uccisi bruciati vivi ad Albaredo per San Marco in provincia di Sondrio.

Cani bruciati vivi

I due cani sono stati rinvenuti carbonizzati nella giornata di ieri dalla loro proprietaria. Secondo la prima ricostruzione il motivo per cui la mano ignota avrebbe appiccato l'incendio sarebbe da ricercare nel fatto che questi cani abbaiavano in continuazione dando fastidio ai vicini. "Non sappiamo quali siano le reali motivazioni che hanno causato la morte innocente nel peggiore dei modi di due creature innocenti- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- è un gesto criminale che deve essere punito, ma presenteremo domani un esposto alla procura di Sondrio per chiedere anche che vengano verificate le condizioni in cui questi due cani venivano tenuti in quanto appare evidente che la loro collocazione non rientrava nei parametri di legge, quindi se da una parte va punito il criminale che li ha bruciati vivi, dall'altra pensiamo sia buona cosa verificare che le condizioni in cui gli stessi venivano tenuti".

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