guardando al futuro

Maffezzini riconfermato presidente di Uncem Lombardia

Con Sindaci ed amministratori, più di cinquanta gli enti rappresentati, che hanno dato vita ad un momento di ampio confronto sui temi legati alla montagna della realtà lombarda.

Maffezzini riconfermato presidente di Uncem Lombardia

Si è tenuta giovedì scorso l’assemblea congressuale della delegazione di UNCEM Lombardia, l’Unione dei Comuni, Comunità, Enti Montani lombardi, tenutasi presso l’auditorium Testori di palazzo di Lombardia, sede della Giunta regionale. Con Sindaci ed amministratori, più di cinquanta gli enti rappresentati, che hanno dato vita ad un momento di ampio confronto sui temi legati alla montagna della realtà lombarda, prima di procedere al rinnovo della cariche associative.

Assemblea di Uncem

L’assemblea si è aperta osservando un minuto di silenzio in memoria dei deceduti a causa della pandemia che ha duramento colpito alcuni territori montani della regione. Poi il saluto a distanza del presidente nazionale, Marco Bussone, e l’illustrazione dell’attività svolta a favore dei territori montani e delle comunità che li abitano. Ha partecipato all’incontro l’Assessore regionale alla Montagna ed ai piccoli Comuni, Massimo Sertori, che ha illustrato il forte impegno che la regione Lombardia sta portando avanti con importanti investimenti in tema di infrastrutture, tutela del territorio, supporto agli enti locali e, all’orizzonte, le Olimpiadi invernali 2026 e lo sviluppo turistico che porta con sé. L’assemblea congressuale ha quindi riconfermato all’unanimità alla guida della delegazione regionale, Tiziano Maffezzini, per il prossimo quinquennio e con lui i vicepresidenti Mazzoleni e Ottelli, ed i membri della giunta Palli, Robba, Bigoni, Nonini, Calegari, Saligari, Flocchini e Resteghini, nominato i membri del consiglio nazionale ed i delegati al Congresso Nazionale in programma a Roma il prossimo 23 ottobre 2020.

Futuro

Tanti i temi per il futuro, a cominciare dalla tutela del territorio, la cui fragilità e sempre più evidente, il divario digitale che ne compromette lo sviluppo, la necessità di servizi efficaci per le comunità di montagna, il contrasto allo spopolamento con politiche e modelli di sviluppo appropriati, il riuso edilizio, l’economia e la fiscalità di vantaggio per i territori più difficile, l’autonomia differenziata quale forma responsabile di autogoverno. Un’Uncem capace di innovare, di progettualità nuova, luogo di confronto e di riferimento per la montagna, più forte e autorevole affinché i territori siano protagonisti e non più spettatori delle politiche di sviluppo generate altrove, anche per contribuire a superare una delle fasi più difficili della nostra storia.

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