I vincitori del Sondrio Festival
Primo premio a "La Taiga: le foreste del grande nord", due riconoscimenti per "Salmone rosso del Pacifico", la giuria del pubblico sceglie "Okavango, il fiume dei sogni"
La XXXIV edizione della Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi ha trovato il suo vincitore dall'altra parte dell'oceano: dopo l'Asia, l'Iran e il ghepardo, a entrare nell'albo d'oro di Sondrio Festival sono l'America, il Canada e la taiga.
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La Taiga
Non animali ma una foresta, o meglio tutte le foreste boreali della zona subartica, ma sempre di emergenze si tratta, di un equilibrio messo a rischio dal cambiamento climatico. Il regista Kevin Mac Mahon ha salutato il pubblico di Sondrio Festival e ringraziato la giuria con un video dal Canada, tra gli alberi, durante la premiazione in streaming resa fruibile dalle 17 di oggi. Le immagini del suo "La taiga: le foreste del grande nord" ha conquista la giuria internazionale presieduta da Daniela Berta, conquistando il primo premio "Città di Sondrio", per l'efficacia del messaggio, la chiarezza dei dati e la qualità narrativa e tecnica combinati in un documentario informativo ed educativo, fluido e godibile. Ad annunciare il vincitore il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini: ≪In questa edizione della manifestazione - ha detto - siamo stati privati del piacere di incontrarci al Teatro Sociale e di condividere la visione di questi splendidi filmati, ma la qualità dei lavori ci ha fatto sentire meno soli. La condivisione, seppure attraverso lo streaming, c'è stata, com'è dimostrato dai numeri delle iscrizioni e dalle visioni dei documentari. Abbiamo abbracciato un pubblico molto più ampio, portato Sondrio Festival nelle case di moltissimi appassionati in tutta Italia. Come Sindaco - ha concluso - sono orgoglioso che da Sondrio si sia propagato ovunque il messaggio di attenzione e sensibilità nei confronti dell'ambiente≫. Sulle immagini della maestosa foresta canadese, messa a rischio dal riscaldamento globale, si è chiusa la XXXIV edizione di Sondrio Festival che, nelle intenzioni degli organizzatori, verrà riproposta a primavera, questa volta nel Teatro Sociale, per la visione dei documentari sul grande schermo, la condivisione con l'affezionato pubblico valtellinese e la presenza di grandi ospiti.
Riconoscimenti
Oltre al primo premio, la Giuria internazionale ha assegnato il premio "Parco Nazionale dello Stelvio", il premio "Regione Lombardia" e una menzione speciale al documentario "Il tempo di una vita" di Véronique, Anne e Erik Lapied, dedicato allo stambecco e girato nel Parco del Gran Paradiso in Valle d'Aosta. Il premio "Regione Lombardia" è stato vinto da "I prati, un paradiso perduto?", ambientato in aree protette tedesche e austriache, idealmente consegnato a Jan e Melanie Haft dall'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi, mentre il premio "Parco Nazionale dello Stelvio" è stato vinto da "Salmone rosso del Pacifico: il tesoro della Kamchatka" di Dmitriy Shpilenok, girato nella riserva naturale di Kronockij, in Russia, consegnato da Massimo Favaron.
Ottimi riscontri
La soddisfazione per un'edizione che ha ottenuto ottimi riscontri è stata espressa in apertura della premiazione virtuale da Marcella Fratta, assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio e presidente di Assomidop: ≪Grazie allo streaming Sondrio Festival è entrato nelle case degli italiani, allargando il suo pubblico oltre gli appassionati della natura per la qualità dei documentari selezionati dal Comitato scientifico. C'è stata grande attenzione nei confronti della manifestazione ma anche di Sondrio e della nostra provincia che certamente beneficeranno di questa visibilità. La natura è una grande risorsa e ci dà moltissimo ma deve essere rispettata: questo è il messaggio lanciato dal festival≫. Nella giornata conclusiva, al termine delle premiazioni, è ancora presto per i bilanci ma i numeri ancora provvisori hanno decretato il successo della manifestazione. ≪Non potendo incontrare il pubblico in teatro a causa della pandemia - ha sottolineato il direttore Simona Nava - abbiamo trasformato un'esigenza in opportunità raggiungendo il pubblico di tutta Italia che ci ha seguito in questo viaggio virtuale tra parchi e aree protette di tutto il mondo attraverso i documentari che ci hanno raccontato la bellezza della natura per insegnarci a rispettarla≫.
Premi
L'insolita premiazione ha racchiuso immagini ed emozioni, dei documentari e dei premiati, riassumendo in 45 minuti un'edizione che non verrà ricordata soltanto per la modalità ma anche per la forza del messaggio diffuso attraverso i filmati. Il premio "Giuria del pubblico", assegnato da una giuria composta da 15 tra appassionati e rappresentanti di associazioni locali, intitolato ad Achille Berbenni, idealmente consegnato da Arrigo Mattiussi, è andato a "Okavango, il fiume dei sogni", di Dereck Joubert, per aver raccontato in maniera completa e articolata la vita in un luogo apparentemente inabitabile con grande consapevolezza stilistica, tra zebre, fenicotteri, giraffe e leoni. "Cute little killers" di Ruth Berry, documentario fuori concorso, ha conquistato gli studenti che gli hanno assegnato il premio "Ambiente giovani": Alice Scala ha letto la motivazione e il presidente della Comunità Montana Valtellina di Sondrio Tiziano Maffezzini lo ha consegnato, sottolineando l'importanza di valorizzare l'opinione delle giovani generazioni. "Salmone rosso del Pacifico: il tesoro della Kamchatka" di Dmitriy Shpilenok ha vinto il premio speciale "Renata Viviani", assegnato da una giuria del Cai e consegnato dal presidente Vincenzo Torti che ha posto una riflessione sulla necessità di non superare mai un certo livello perché quando tutti hanno abbastanza non c'è bisogno di eccedere. Il regista ha ringraziato direttamente dalla Kamchatka, nell'estremo oriente russo, rivelando come l'obiettivo del documentario fosse quello di dimostrare quanto sia fragile il mondo dei salmoni minacciati dai bracconieri.
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