Rucola: ha bisogno di poche attenzioni e se tagliata bene ricresce più volte
Per la penultima puntata ecco un'erba pungente e afrodisiaca, molto apprezzata come contorno e accompagnamento di molti piatti. E ricca di sali minerali e vitamine
Per la settima e penultima uscita della nostra iniziativa “Facciamo l’orto in casa”, questa settimana regaliamo ai nostri lettori semi di rucola. Una verdura dal sapore deciso, molto apprezzata come contorno e accompagnamento di molti piatti.
Rucola: ha bisogno di poche attenzioni e se tagliata bene ricresce più volte
La storia della rucola è antica: per i greci e i romani era un vero toccasana, con effetti digestivi e diuretici. Anche un’altra proprietà era molto apprezzata nell’antichità, quella afrodisiaca…
Esistono due tipologie di rucola: selvatica – pianta perenne, dal gusto deciso e con foglie allungate e bordi frastagliati – e coltivata – pianta annuale, dal gusto più delicato, foglie più larghe e arrotondate. I nostri semi, forniti come sempre dalla Franchi Sementi, sono di rucola “Saetta”, una varietà coltivata ma molto simile alla quella selvatica. E la cui coltivazione è davvero molto semplice.
La semina
Possiamo seminare da marzo in poi, fino a ottobre senza problemi. Scegliamo anche vasi piccoli, alti 20 cm, poiché è un ortaggio da foglia con una radice poco profonda. La semina può essere fatta a spaglio (spargendo i semi) o su file facendo dei piccoli solchi col dito e piantando i semi a circa 5 cm di distanza l’uno dall’altro.
Dipende poi dal tipo di prodotto che vogliamo avere: se preferiamo foglie più spesse dovremo mettere meno semi, possiamo invece abbondare se puntiamo ad avere foglie più leggere.
Si tratta di un seme molto piccolo (500-600 semi per grammo), quindi va interrato a massimo mezzo cm di profondità.
Comunque è una pianta che resiste abbastanza bene al freddo, quindi possiamo tenerla sia dentro che fuori casa, e se ben coperta può essere seminata fino a ottobre.
La crescita
Essendo una pianta rustica non ha bisogno di particolari attenzioni, anche per quanto riguarda la difesa da malattie e insetti.
Innaffiamo normalmente, almeno una volta al giorno, tenendo il terriccio sufficientemente umido e cercando di bagnare il terreno e non la foglia, oppure utilizziamo un nebulizzatore. Se vogliamo concimare, anche in questo caso usiamo fertilizzanti idrosolubili, preferibilmente con calcio, poiché favorisce la robustezza e il colore della pianta.
La rucola, grazie al notevole contenuto di sali minerali, in particolar modo potassio, ferro e calcio, è un alimento dalle proprietà rimineralizzanti. E’ ricca di acqua, quindi è un alimento rinfrescante e rigenerante, e povera di calorie, perciò adatta a diete ipocaloriche. La rucola è ricchissima di vitamina C, nota per i suoi effetti antiossidanti che rallentano l’invecchiamento dei tessuti; di provitamina A, che favorisce il buon funzionamento della vista; di acido folico (vitamina B9), essenziale per il benessere dell’apparato cardiovascolare e molto importante in gravidanza per uno sviluppo ottimale del nascituro; e di vitamina K, utile al benessere di ossa e denti e a mantenere in salute il sistema nervoso.
Questa settimana Gianni Tarabini, chef al ristorante La Preséf dell’Agriturismo La Fiorida di Mantello, in provincia di Sondrio, ci propone un piatto gustoso per sorprendere i nostri ospiti.
Ingredienti per 4 persone:
800 g di funghi porcini; 2 spicchi d’aglio; 30 g di burro artigianale; 40 g d’olio extra vergine di oliva; 500 g di rucola; sale e pepe q.b.; 600 g di panna; 200 g di Valtellina Casera Dop 084; 4 uova selva.
Procedimento:
Per prima cosa, sciacquate la rucola sotto l’acqua corrente in modo da eliminare eventuali tracce di terreno o impurità.
Sbucciate gli spicchi d’aglio e fateli soffriggere in una padella antiaderente con un giro d’olio. Quando l’aglio sarà imbiondito, eliminatelo e aggiungete la rucola.
Aggiustate di sale e fatela appassire a fuoco medio per circa 5 minuti.
Pulite i funghi porcini in modo accurato. Fate scaldare in una padella antiaderente il burro con l’olio e lo spicchio di aglio tagliato a metà. Fate insaporire e versate nella padella i funghi porcini precedentemente tagliati a fettine sottili, fate cuocere a fuoco vivace per un paio di minuti, mescolando sempre molto delicatamente per evitare che i funghi si sfaldino in cottura. Aggiustate di sale e pepe.
Per la fonduta di Valtellina Casera Dop 084: portare a ebollizione la panna, toglietela dal fuoco e poi abbassate la temperatura, infine unire il formaggio. Mantecare il composto sino a renderlo fluido e cremoso.
Nel frattempo portare in ebollizione un pentolino d’acqua, dal momento in cui l’acqua inizia a bollire immergete le uova utilizzando un cucchiaino. Fate cuocere esattamente per 5 minuti se le uova sono piccole, 7 se sono grandi. Trascorso il periodo di cottura tiratele fuori dal pentolino e fatele raffreddare sotto acqua molto fredda. Per sgusciarle partite dalla calotta.