Il futuro della Valtellina? “Per costruirlo migliore dobbiamo superare il divario digitale”
Intervista a Patrizio Del Nero, sindaco di Albaredo per San Marco e imprenditore nei servizi innovativi: “Utile investire sulle comunità di destino, oltre che riqualificare radicalmente i trasporti”
Visioni differenti, proposte articolate, appelli d’intervento e punti di contatto non sono mancati durante il convegno “Valtellina 2030”, svoltosi a metà settembre a “La Fiorida” di Mantello. In seguito abbiamo approfondito l'argomento dando voce ad alcuni stakeholders e amministratori del territorio.
Ora è il turno di Patrizio Del Nero, sindaco di Albaredo per San Marco e imprenditore nei servizi innovativi.
“La banda super larga è il punto cruciale”
Guardando al futuro vedo fondamentale il superamento del divario digitale, solo così possiamo disegnarlo con qualità, cogliendo le occasioni dei nuovi lavori. Dobbiamo dare la possibilità ai neolaureati ma non soltanto a loro, di lavorare a casa propria, combattendo il progressivo impoverimento della proprietà intellettuale locale: la super banda larga è il punto chiave per lo sviluppo della Valtellina. Ma non è l’unico: dobbiamo investire sulle comunità di destino, ossia un concetto di sviluppo che guarda al futuro, incentrato sulle nuove generazioni, quando ancora la politica ha troppo spesso occhi rivolti al passato. Penso alle università a distanza: abbattono i costi per le famiglie, in un territorio che ha un numero di laureati inferiore alla media regionale e nazionale.
“Guardiamo a Trentino, Alto Adige e Valle d'Aosta”
Dobbiamo prendere come riferimento le aree montane come il Trentino, l’Alto Adige, la Valle d’Aosta, la provincia di Cuneo: fra queste siamo all’ultimo posto come scolarizzazione avanzata e servizi. Altro elemento di investimento strategico è la riqualificazione radicale del trasporto, che deve avvenire su rotaia, asset importante anche per la transizione ecologica: serve la creazione di un sistema di metropolitana di valle fino a Bormio, pensando anche alla riqualificazione del tratto che arriva a Lecco.
“I canoni? Una risorsa importantissima”
I canoni rappresentano una risorsa importante, permettono di ridurre il gap fra la provincia di Sondrio e le aree a statuto speciale come il Trentino. Il loro utilizzo consente agli enti locali di far fronte ai costi dei servizi ai cittadini, particolarmente utili perché ci troviamo in una provincia in cui si invecchia sempre di più. Inoltre permettono di affrontare investimenti nelle opere pubbliche, importanti sia per i cittadini che per il turismo. Manca però l’utilizzo di queste risorse per investimenti di natura strategica, necessari per creare un sistema economico competitivo, in particolare in grado di favorire l’attrattività turistica. Per fare ciò serve una sinergia con la provincia per definire le aree d’intervento.