Libere Menti fa i suoi complimenti a quei prof che sono riusciti a "resistere"
Le lodi dell'associazione a quei docenti che "hanno dato una lezione di libertà"
Lettera aperta della neonata associazione “Libere Menti Valchiavenna” in merito all’inizio dell’anno scolastico.
Nessuna discriminazione
"Come direttivo dell’associazione “Libere Menti Valchiavenna” desideriamo condividere pubblicamente alcune riflessioni in occasione dell’inizio dell’anno scolastico. - Così si legge nella lettera che riportiamo per intero - Sulle cattedre potranno tornare a insegnare ai nostri figli i cosiddetti insegnanti no-vax (chiamati così da una società che ha sempre bramosia di etichettare e mai di approfondire) ma che, a nostro parere, sono da definirsi come Persone (sì, con la P maiuscola) che, in questi mesi, nonostante pressioni enormi e inaccettabili, hanno impartito ad alunni, colleghi e cittadini una lezione di dignità, libertà, democrazia e utilizzo del pensiero critico che sono le precondizioni di una società civile e che dovrebbero essere le prime cose che la scuola avrebbe il compito di insegnare agli studenti. E lo hanno fatto spesso a loro spese, solo per difendere un’idea di libertà. Intendiamoci, per spazzare via ogni dubbio: non ce l’abbiamo assolutamente con chi ha fatto la scelta di vaccinarsi. Riteniamo infatti che in una società libera e democratica chiunque abbia diritto a scegliere cosa fare del proprio corpo senza per questo subire ritorsioni, censure o punizioni. Abbiamo però delle perplessità per il fatto che, da costoro, non si sia levata una parola o un’iniziativa di solidarietà verso colleghi discriminati in questo modo. Auspichiamo dunque che l’esempio di questi insegnanti coraggiosi e retti possa essere uno spunto di riflessione per tutti per evitare che si ripetano discriminazioni i cui esiti non potranno che essere nefasti, e auguriamo buon lavoro a tutti per questo nuovo anno scolastico"