Olimpiadi e canoni idrici per il salto di qualità della Valtellina
Intervista a Elio Moretti, Presidente della Provincia di Sondrio e sindaco di Teglio: “Non abbiamo più scuse, è il momento di costruire qualcosa che cambi volto alla nostra terra”
Nelle settimane precedenti abbiamo dato spazio ad alcuni dei principali imprenditori attivi in Valtellina. Ad innescare questo dibattito sul futuro del nostro territorio è stato il convegno andato in scena a metà settembre a “La Fiorida”, intitolato “Valtellina 2030”.
Ora la parola passa agli amministratori locali e nello specifico a Elio Moretti, Presidente della Provincia di Sondrio e sindaco di Teglio.
“In arrivo risorse importanti, servono grandi opere”
Le Olimpiadi ci danno la possibilità di fare tutte quelle cose che ci diciamo da una vita ma sono rimaste inattuate: ora non abbiamo più scuse per lo sviluppo della Valtellina. In primis dobbiamo migliorare la mobilità, è la base di ogni discorso che andiamo a fare: oggi è un limite strutturale, un’unica strada e un unico binario. Inoltre la legge regionale sui canoni idrici cambierà per forza di cose il nostro territorio: già dal prossimo anno si parla di quasi 50 milioni di euro, contro i 19 milioni di euro attuali. Sono risorse importanti, che ci obbligano a cambiare modo di ragionare: serve pensare a grandi opere strategiche, sempre avendo un occhio di riguardo per i comuni, ma capendo che ora è il momento di costruire qualcosa che cambi volto alla nostra terra.
“Economicamente potremmo essere una provincia autonoma”
Faccio un esempio: se le tangenziali di Morbegno e di Tirano sono state uno sforzo straordinario, ora questi investimenti diventano alla nostra portata. Per partire penso ai trafori, decidendo insieme quali fare, e dalla ferrovia Tirano-Bormio, già inserita nelle mie linee programmatiche e che ora può diventare realtà. Siamo in un momento storico perfetto per migliorare su più aspetti e abbiamo anche la maturità giusta per farlo, economicamente potremmo essere una provincia autonoma. Purtroppo ci siamo fermati a qualche anno fa, quando si era raggiunto un ottimo livello, per poi tirare un po’ il freno a mano: ora bisogna migliorare complessivamente, altrimenti si resta fuori dal mercato.
“Sta nascendo una società che coordinerà i consorzi turistici”
La mobilità è il punto cardine, ma è fondamentale anche alzare il livello della ricettività, lavorare sulla destagionalizzazione, sul turismo lento, sul sentieristica, ecc., non solo in vista delle Olimpiadi, che hanno durata limitata nel tempo, ma per una crescita del territorio. E a proposito dei Giochi del 2026: entro fine anno vedrà luce una particolare società, nata per coordinare i consorzi turistici e mettere le teste pensanti sotto lo stesso cappello. Vi lavoreranno manager del settore, non politici, e si occuperanno della promozione del marchio del territorio e degli eventi: cercherà di ragionare con un’unica testa, sempre rispettando tutte le peculiarità, in un’ottica d’insieme.