Chiusura punto nascite di Chiavenna, la protesta arriva fino a Roma

Chiusura punto nascite di Chiavenna, la protesta arriva fino a Roma
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I sindaci hanno incontrato il Prefetto Scalia in merito alla questione della chiusura del Punto Nascite di Chiavenna.

Sindaci dal prefetto

Nel corso dell’incontro i rappresentati locali hanno illustrato le criticità nonché le forti preoccupazioni dei cittadini della Valchiavenna derivanti da tale chiusura.
Posizioni condivise dal Prefetto che ha accolto il documento dal titolo “Manifesto dei Sindaci per l’Ospedale di Chiavenna”, datato 29 marzo 2018 che contiene soluzioni e impegni economici concreti per ottimizzare la sanità di montagna (vedasi Progetto Aree Interne in collaborazione con il Ministero della Salute).

Proposta alla Regione per il Punto Nascite di Chiavenna

Dall’incontro è scaturita una proposta a Regione Lombardia strutturata così: Per prima cosa la sospensione di ogni iniziativa di chiusura dei servizi del Punto nascita di Chiavenna, per tutto il tempo necessario per elaborare ed attivare un progetto alternativo. Inotre verrà effettuata la richiesta di un impegno a costruire e concretizzare un nuovo piano di rafforzamento degli altri reparti del Presidio ospedaliero di Chiavenna. Tale progetto deve essere ancorato, dando attuazione al principio della sanità di montagna che la legge regionale contempla, alle peculiarità di questo territorio, elemento propedeutico ed imprescindibile, anche tenuto conto della posizione topografica di Chiavenna.

Al Ministero

Quanto emerso dalla riunione sarà oggetto di un intervento diretto del Prefetto al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana inoltre il prefetto ha assicurato che verrà rappresentata tale problematica al Ministro della Salute, On.le Giulia Grillo.

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