Morbegno

Il presidente Rovagnati: «Luminarie e CartAMOrbegno hanno colto nel segno, nel nuovo anno vogliamo essere fiduciosi»

Il bilancio dell’Associazione Mandamentale di Morbegno sul periodo natalizio

Il presidente Rovagnati: «Luminarie e CartAMOrbegno  hanno colto nel segno, nel nuovo anno vogliamo essere fiduciosi»
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Luminarie natalizie che hanno ravvivato e abbellito la città capoluogo di Mandamento e successo di CartAMOrbegno, con numeri positivi e il dato profondamente significativo della vicinanza della comunità alle attività commerciali. «Siamo consapevoli che la situazione è tuttora estremamente difficile e che le restrizioni imposte dalla pandemia costringono molte attività a limitazioni di orario e chiusure a singhiozzo, desideriamo tuttavia dare un primo messaggio di incoraggiamento, in vista della ripresa a regime che ci auguriamo possa avvenire il prima possibile». L’Associazione Mandamentale di Morbegno, attiva all’interno dell’Unione del Commercio e del Turismo e presieduta da Mario Rovagnati, prova a vedere qualche bagliore in fondo al tunnel e traccia un primo bilancio del periodo natalizio.

Grazie

«Innanzitutto ringraziamo tutte le realtà – la Fondazione Promor, la Società Elettrica di Morbegno (Sem) e il Comune di Morbegno, fondamentali per il loro apporto economico - che, accanto all’Unione del Commercio e del Turismo, si sono impegnate per riproporre, anche in un 2020 così drammatico, il progetto che ha consentito di illuminare le vie del triangolo commerciale e altre zone del centro, senza chiedere il pagamento della quota da parte degli operatori e dando prova di

un lavoro di squadra - con il supporto in termini organizzativi anche di Pro loco -, che è il segno distintivo della nostra città e di cui andiamo orgogliosi».

Ottimo riscontro

«Siamo altrettanto fieri – aggiunge il presidente mandamentale - dell’ottimo riscontro di CartAMOrbegno. I numeri, infatti, ci confortano, così come le tante testimonianze di gradimento da parte della gente, e accendono le prime luci nel buio del forte stress che le attività economiche stanno subendo per le ragioni a tutti note: da ottobre a oggi, nonostante le chiusure e quindi il venir meno della possibilità di utilizzare la card in tante situazioni, sono state distribuite più di 3.500 tessere ed eseguite oltre 22mila operazioni negli 85 negozi di Morbegno che rientrano nel circuito della card. Un risultato lusinghiero, che evidenzia il successo di CartAMOrbegno: il vantaggio è sia dei possessori della card, che possono godere di crediti spendibili nei negozi con un incremento della propria capacità di spesa, uno stimolo per ulteriori acquisti; sia delle attività partecipanti, che ne traggono beneficio in termini di visibilità. L’aspetto che considero estremamente positivo è la vicinanza che i morbegnesi hanno manifestato e continuano a manifestare nei confronti delle attività commerciali cittadine, privilegiando gli acquisti nei negozi».

Carta fedeltà

Ricordiamo che la carta fedeltà è stata lanciata a metà luglio nel contesto di un progetto che vede unite l’Associazione Mandamentale di Morbegno, la Pro loco (braccio operativo) e la Fondazione Promor, con il suo fondamentale contributo economico. Aderire a CartAMOrbegno, da parte sia delle aziende sia dei clienti, è sempre possibile (contattando il consulente del progetto Emil Petrelli, cell. 334-3626274, e-mail: emil.petrelli@gmail.com). Esaminando la situazione nel suo complesso, va certo sottolineato che «le attività turistico-ricettive, la ristorazione e i bar sono stati e continuano purtroppo a essere i più penalizzati, accanto ai negozi di abbigliamento, questi ultimi soprattutto per quanto concerne la vendita di capi spalla e abiti da cerimonia ma non solo, e di calzature. Sappiamo in partenza che i saldi, iniziati il 7 gennaio con tanta gente per le strade di Morbegno alla ricerca di sconti, serviranno solo in minima parte a recuperare i mancati incassi. E poi anche i mercati cittadini sono in grande sofferenza, così come tutto il mondo che ruota intorno all’attività e al benessere fisici, palestre e centri estetici in primis. Sono tutti aspetti che destano preoccupazione e rispetto ai quali sono molto alte la nostra vicinanza e la nostra attenzione».

#ComproSottoCasa

«Fanno da contraltare – prosegue Rovagnati - i negozi di prima necessità e a tale riguardo possiamo dire che il ruolo degli alimentari sotto casa è al centro di una stagione di riscoperta e che nelle persone sono scattate la sensibilità e la consapevolezza che fare la spesa nel proprio quartiere, paese e città significa dare una mano alle attività del proprio concittadino, vicino di casa, amico e parente. È la comunità che si stringe intorno agli operatori per dare una mano e speriamo che questo senso di appartenenza resti come un’eredità positiva, una volta passata l’emergenza sanitaria». Un elemento identitario e di partecipazione che anche l’Unione del Commercio e del Turismo, personalizzando la campagna di Confcommercio nazionale “Compro sottocasa perché mi sento a casa” (#ComproSottoCasa), ha fatto proprio con un’azione di marketing mirata a ridosso delle festività natalizie, che sarà presto potenziata con una nuova campagna.

Il 2021 sarà migliore

«Tenendo conto di questi piccoli segnali di rinnovata fiducia e senza nulla togliere alla drammaticità dei tempi che stiamo vivendo, vogliamo farci forza a vicenda ed essere fiduciosi che il 2021 sarà migliore. Nel rispetto di quanto concesso dalle disposizioni vigenti in termini di chiusure e spostamenti, venite a trovarci nei negozi e nelle attività di Morbegno!», conclude Rovagnati.

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