Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di protesta da Aurelio, un residente di Teglio.
"Dietro a tutto questo “divertimento” c’è l’incubo vissuto da migliaia di non appassionati. Il mancato riposo dopo una settimana di lavoro. Le auto smarmittate che sostano dove capita ed anche sulle curve, oppure facendo manutenzione sotto casa mia per quaranta minuti con motori alle stelle. Abbiamo visto orde di ragazzini che con auto arlecchino a nolo e patentini frettolosi volavano incoscienti a velocità folli sulle striscie con la gente che esce dal bar o va a messa. Senza rispetto per nessuno. Lo abbiamo detto più volte che queste manifestazioni vanno confinate, qualcuno attende la tragedia oppure la ribellione, ma sappiate che la raccolta firme è prossima, lamentele sì ma poi si agisce. Il rally in mezzo alle case ed alla gente non lo vogliamo, lo abbiamo già detto anche troppe volte e faremo in modo che sia l’ultima".