Vaccino anti covid: le prime cinquanta dosi a Sondrio FOTO
Le somministrazioni sono state effettuate ieri pomeriggio nel Poliambulatorio dell'Ospedale
Un momento intenso alla fine di un anno drammatico, insperato fino a poche settimane fa, l'affermazione della scienza che in tempi record ha posto le basi per vincere sulla pandemia: quella di ieri sarà ricordata come una giornata epocale vissuta però nella consapevolezza che la situazione rimane difficile, come gli oltre cento malati tuttora ricoverati al Morelli di Sondalo certificano.
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"Vaccination day"
Il "Vaccination day" si è tenuto nel pomeriggio di ieri presso l'Ospedale di Sondrio: un momento inaugurale all'esterno, alla presenza delle autorità e della stampa, a precedere la somministrazione del vaccino nel Poliambulatorio. Cinquanta vaccinati scelti tra i moltissimi, qualche centinaia, che si erano candidati per essere i primi in provincia di Sondrio a testimoniare l'importanza di porre un argine alla devastante pandemia che affligge il paese da dieci mesi. Il presidente dell'Ordine dei medici Alessandro Innocenti è stato il primo ad essere vaccinato, quello dell'Ordine delle professioni infermieristiche Giuseppe Franzini il secondo. Subito dopo la dottoressa Patrizia Zucchi, infettivologa, in forza ai reparti covid-19 del Morelli sia nella prima che nella seconda ondata, e direttori come il dottor Antonio Croce, del Laboratorio di analisi, e il dottor Claudio Barbonetti, della Medicina nucleare e Radioterapia oncologica. E ancora personale di Areu e dei Comitati Croce Rossa, e poi medici e infermieri di Asst, per Ats medici di medicina generale, pediatri di famiglia, medici Usca e medici di continuità assistenziale.
Punto di partenza
Una giornata inaugurale, festosa ma all'insegna della massima cautela, poiché la svolta rappresentata dal vaccino dovrà essere accompagnata da comportamenti ancora prudenti e rigorosi nel rispetto delle misure di sicurezza. ≪Questo è un punto di partenza importante - ha sottolineato il direttore generale di Asst Tommaso Saporito -, ma non possiamo abbassare la guardia: il vaccino rappresenta l'unione dell'umanità per non cedere alla pandemia≫. Il direttore generale di Ats Lorella Cecconami, lontana ma presente in collegamento telefonico, ha detto: ≪Questo 2020 è stato un tunnel ma proprio quando sta per finire intravediamo una luce: dopo questa grande dimostrazione dell'importanza che riveste la ricerca dobbiamo convincere le persone a vaccinarsi≫. ≪Come gli scienziati sono stati in grado di mettere a punto il vaccino in tempi così ridotti - ha affermato l'assessore regionale Massimo Sertori -, allo stesso modo dovremo essere bravi a ricostruire, anche se la pandemia non è ancora finita. Dobbiamo ritrovare lo spirito di collettività perché insieme potremo fare grandi cose≫. Da tutti i presenti e dal prefetto Salvatore Pasquariello è giunto il ringraziamento al personale sanitario che con encomiabile impegno e assoluta dedizione si è prodigato per curare i malati e alleviare i disagi dei cittadini.
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Solo l'inizio
I vaccini sono giunti a Sondrio da Milano nel primo pomeriggio, all'interno di frigoriferi alla temperatura di zero gradi, e subito depositati presso la farmacia del Presidio ospedaliero e conservati ad una temperatura compresa tra i due e gli otto gradi. Dieci piccoli flaconi in totale, ciascuno contenente cinque dosi, per procedere con le cinquanta vaccinazioni programmate. In pochi giorni, nell'immediata vigilia delle festività natalizie, l'Asst, con il coordinamento del direttore sociosanitario Paolo Formigoni, ha messo a punto l'organizzazione: dal reclutamento dei primi cinquanta volontari al coinvolgimento del personale impegnato nel ricevimento dei vaccini e nella loro somministrazione. Un'équipe formata da sette medici, sette infermieri, un farmacista e due operatori sociosanitari ha seguito le cinquanta vaccinazioni accogliendo uno ad uno i prescelti e spiegando loro modalità e comportamenti da adottare subito dopo la somministrazione che non differiscono da quelli che caratterizzano le più comuni vaccinazioni. Tutto si è svolto regolarmente: dalla prima alla cinquantesima vaccinazione sono trascorse circa due ore. Il "Vaccination day" è stato soltanto l'inizio di una campagna che in provincia partirà all'inizio della prossima settimana coinvolgendo oltre all'Ospedale di Sondrio anche quelli di Sondalo e Chiavenna.